Marano: Abbiamo nuovamente scritto ai Commissari ed al Prefetto di Napoli.

Si approvi quanto prima il PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE E QUINDI IL BILANCIO per dar vita al lavori di adeguamento degli impianti.

ECCO IL PRECEDENTE COMUUNICATO GESTIONE SERVIZIO IDRICO
COME INTERVENIRE DEFINITIVAMENTE AFFINCHÉ AI CITTADINI NON VENGA MAI PIÙ NEGATA UNA RISORSA VITALE COME L’ACQUA E COME NON SPRECARE PIÙ UNA RISORSA ESSENZIALE PER IL PIANETA E LA VITA UMANA.
È di mesi fa la lettera che abbiamo inviato ai Commissari per sollecitare i lavori agli impianti idrici a seguito dell’approvazione del Piano Triennale delle opere pubbliche

Occorre che sia dia il via ai lavori di adeguamento al D.Lgs 81/2008 degli impianti di sollevamento denominati C1 e C2 di via San Rocco e Pendine di via Marano-Quarto: vennero già programmati nel 2017, durante la precedente gestione commissariale, da finanziare attraverso residui di vecchi mutui (ribassi di gara non utilizzati) accesi con la Cassa Depositi e Prestiti. Lavori che sono stati riproposti nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche 2021-2023, approvato recentemente dai nuovi Commissari straordinari. Vediamoli nel dettaglio. Impianto idrico C1: finanziati per 288mila 628,65 euro; impianto idrico C2: 310mila euro; impianto idrico Pendine: 290 mila euro. In questo momento esiste per le tre le opere pubbliche solo lo studio di fattibilità, occorre sollecitare con forza ,e lo faremo per la redazione ,dei rispettivi progetti esecutivi, passaggio propedeutico alla pubblicazione delle rispettive gare d’appalto. Fondamentale sarà poi avere l’approvazione della Cassa Depositi e Prestiti”

Lavori programmati dalla precedente Commissione straordinaria e mai realizzati neanche durante l’amministrazione Visconti.
A questo si aggiunge

Una battaglia corale affinché attraverso i fondi del PNRR si possa intervenire sulle reti e sugli impianti.

Arrivano SOLDI PUBBLICI li si utilizzino per ridisegnare i volti delle città e risolvere le QUESTIONI ATAVICHE DELLE DISPERSIONI E DELLA MANCANZA DI ACQUA. Questa una battaglia ed una proposta concreta per risolvere le questioni legate alle reti e agli impianti fatiscenti. Un Ente come il Comune al Marano, al collasso per mancanza drammatica di personale (la madre di tutte le battaglie) e carenza di fondi questa strada deve assolutamente essere percorsa. Le persone attendono risposte, gli inutili populismi non servono a risolvere le questioni complesse.

Pensiamo che il Comune di Marano debba unirsi al percorso che alcuni Comuni a Nord di Napoli stanno intraprendendo: un consorzio pubblico tra Comuni per la gestione del servizio idrico integrato, su modello dell’ azienda speciale di diritto pubblico ABC, del Comune di Napoli. Un percorso che darebbe la possibilità al Consorzio di essere individuato come gestore unico di distretto (distretto Napoli Nord) e poter attingere ai fondi del PNRR intervendo in modo importante e definitivo sulle reti idriche. Un percorso che come organizzazione politica proponiamo da 10 anni e che oggi chiediamo con più forza . L’unico modo possibile per tutelare la gestione pubblica dell’acqua e dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini.

Una proposta che avevamo presentato anche all’amministrazione uscente, a partire dal come avere una tariffazione equa e non più calcolata su consumi presunti.
Avevamo proposto all’amministrazione Visconti di aderire con un accordo di rete ad ABC del Comune di Napoli (che aveva data piena disponibilità) affinchè al Comune di Marano fossero applicate le tariffe del Comune di Napoli, tra le piu’ basse d’Italia. ABC sarebbe anche intervenuta per avviare la lettura dei contatori, per aumentare di gran lunga la capacità di riscossione con un ‘azione incisiva sugli evasori ed intervenendo sulla manutenzione ordinaria, attraverso il proprio personale. L’amministrazione uscente non ha voluto accogliere le nostre proposte al fianco dei comitati per l’acqua pubblica ed invece è voluta andare dritta come un treno, volendo affidare attraverso una delibera illegittima il servizio ad un consorzio ed azienda in odor di malaffare e , come sottolineato dal Prefetto nel decreto di scioglimento. Cosa che abbiamo denunciato nelle piazze, nelle sedute di Consiglio comunale ed in Parlamento con un’interrogazione al Ministro dell’Interno.Nelle piazze al fianco dei comitati ed in consiglio comunale siamo, in modo trasversale, riusciti a BOCCIARE quella delibera. Il consiglio comunale ha bocciato quel disegno ma la battaglia va assolutamente avanti. Questa era la nostra proposta che avanzammo pubblicamente il 9 febbraio 2012 ai Sindaci dell area Nord e continua ad essere la nostra proposta al fianco dei comitati.
Occorrono risposte concrete. La città ha bisogno di questo.

Nota stampa Stefania Fanelli coordinatrice Sinistra Italiana Marano

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