Marano: è trascorso più di un mese dall’ ultima seduta di consiglio comunale, durante la quale è stata approvata una mozione di censura nei confronti del Vicesindaco D’ Alterio. La mozione , divenuta delibera di consiglio comunale, chiedeva al Vicesindaco, nonché assessore Paolo D’Alterio di rassegnare responsabilmente le dimissioni e, in subordine, invitava il Sindaco a rimettergli le deleghe. Quella mozione è stata approvata non solo dai consiglieri di opposizione firmatari della mozione, ma anche dal partito democratico, ottenendo altresì, l’astensione di due consiglieri di maggioranza.
Il capogruppo del partito democratico , dopo aver votato favorevolmente la mozione contro il Vicesindaco, condividendone integralmente le motivazioni, dichiarava che, qualora il Sindaco non avesse dato esecuzione a quanto deliberato in consiglio comunale, sarebbe passato tra i banchi dell’opposizione.
A seguito di tali dichiarazioni, abbiamo lanciato un appello al partito democratico cercando di individuare insieme una strada possibile affinché si uscisse dall’immobilismo e dalla cattiva amministrazione.
E’ trascorso più di un mese, ma il Partito Democratico non ha dato seguito a quanto dichiarato pubblicamente, assumendo lo stesso atteggiamento del Sindaco. Le parole hanno un peso.
Noi crediamo che l’esperienza Visconti sia stata fallimentare su tutti i fronti.
La sua amministrazione è stata attraversata anche dal momento drammatico della pandemia ed un Sindaco autorevole avrebbe dovuto sviluppare una grande capacità di confronto anche con le opposizioni, che si son rese disponibili a collaborare nell’ esclusivo interesse dei cittadini. Su tante proposte ci saremmo dovuti confrontare, tante sono state le proposte costruttive che abbiamo portato in consiglio comunale, molte approvate ma lasciate nei cassetti, altre clamorosamente bocciate.
La città arranca. La macchina comunale è al collasso. Il Sindaco si era impegnato a garantire l’ordinario e proprio su quello ha clamorosamente fallito: dalle condizioni delle strade all’ illuminazione pubblica. Un’ amministrazione che non ha saputo sviluppare una visione strategica per ridisegnare il volto di questa città.
Le vertenze che ancora attendono risposte sono tante: il mercato ortofrutticolo, il PIP, il GdP, la riapertura dello Psaut, la gratuità per i disabili sulle strisce blu e abbonamenti per i residenti, bonifica dei siti inquinati, realizzazione del piano di eliminazione delle barriere architettoniche L’elenco sarebbe ancora lungo. A questa città va restituita una speranza.
Come consiglieri di opposizione lanciamo un appello a quanti credono che la politica debba essere lo strumento per migliorare le condizioni di vita delle persone: adottiamo tutte le iniziative affinché il Sindaco e la sua giunta ritornino a casa. Questa città ha già sofferto abbastanza e noi abbiamo il dovere di prenderne atto.

Stefania Fanelli

Teresa Giaccio

Stefano Catone

Anna Garofalo

Luigi Carandente

Nicola Moio

Vincenzo Passariello

Brunella Orlando

Lorenzo Abbatiello

Marta Monti

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