Marano: non sarà la prima e probabilmente nemmeno l’ultima, ma l’Amministrazione targata Visconti, in barba al referendum del 2011 che stabiliva una gestione pubblica dell’acqua, ha deciso, con delibera di Giunta del 29 dicembre 2020, di “aderire alla società mista denominata ‘Acquedotti S.c.p.A.‘“.
L’Aquedotti S.c.p.A. è una società il cui capitale è distribuito tra pubblico (51%) e privato (49%). Il Comune di Marano diventerebbe socio, acquistando dal Comune di Orta di Atella (promotore della costituzione della società) 4mila azioni per complessivi 4 mila euro. Adesso la palla passa al Consiglio Comunale, durante il quale verrà proposto quanto stabilito dalla Giunta comunale.
Al momento, anche dall’Opposizione tutto tace e probabilmente, se la notizia non fosse stata pubblicata da Domenico Rosiello su CalvizzanoNet & dintorni, in molti non ne sarebbero nemmeno venuti a conoscenza.
Ricordiamo che pochi mesi fa anche a Mugnano si prospettò lo stesso scenario e Potere al Popolo organizzò una serie di flash mobile contro la decisione del sindaco Sarnataro. Bisognerà attendere anche a Marano l’opposizione di una forza politica fuori dal Consiglio comunale? Al momento sembrerebbe che solo Stefania Fanelli ed il comitato ‘Terra’ stiano studiando le carte per provare a difendere l’acqua bene comune.
Questo il testo della delibera di Giunta approvata il 29 dicembre 2020.