Da qualche settimana Marano è balzata nuovamente agli onori della cronaca in quanto pare sia tra le città con la più alta percentuale di persone che percepiscono indebitamente il reddito di cittadinanza. 
La nostra posizione, sebbene sicuramente alcune persone provino ad imbrogliare per accaparrarsi un sostegno economico che non gli spetta, è quella di voler semmai migliorare il reddito di cittadinanza – nel merito e nei controlli degli aventi diritto – e non quello di affossarlo! 
Ed anzi critichiamo aspramente chi, strumentalmente, utilizza queste notizie per mettere in discussione una misura che non solo rappresenta l’unica ancora di salvezza per migliaia di famiglie specialmente qui al sud ma che ha avuto anche il merito di far emergere limpidamente quanto siano inadeguate al giorno d’oggi le proposte lavorative e retributive di molti imprenditori. 
Proprio per questo ci siamo sempre schierati contro la retorica di chi puntando il dito contro i percettori del reddito afferma di avere difficoltà nel trovare personale perché le persone (soprattutto i giovani) al lavoro preferiscono il Reddito, quando poi offrono contratti da fame non a norma o addirittura assumono a nero. 
Il reddito di cittadinanza deve sicuramente essere perfezionato nei criteri di assegnazione troppo discriminatori e prevedendo un sostegno economico proporzionato al caro vita, ma soprattutto deve essere inteso come ammortizzatore temporaneo in attesa di una valida proposta lavorativa di cui lo Stato dovrebbe farsi carico (cosa che con l’istituzione della figura dei navigator non è stato in grado di fare) e non come strumento fine a sé stesso.
Proprio per queste ragioni siamo totalmente contrari alla recente scelta – caldeggiata e sostenuta dalla quasi totalità delle forze politiche cittadine specialmente quelle di centro sinistra! – del Comune di Marano di disporre l’impiego di alcuni dei percettori del Reddito di Cittadinanza in progetti per il miglioramento del verde pubblico e per il supporto agli uffici comunali.  
Crediamo che coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza debbano essere impiegati in lavori per i quali siano qualificati e per i quali vengano retribuiti secondo gli standard dettati dai contratti collettivi nazionali. Così come crediamo che l’annosa mancanza di personale al Comune non possa risolversi impiegando temporaneamente i Percettori del reddito. Abbiamo bisogno di lavoro, non che altri posti di lavoro vengano sottratti!
Contestualmente pensiamo sia necessario che lo Stato potenzi l’ispettorato del lavoro combattendo così seriamente la piaga del lavoro nero/grigio permettendo così a tutti e a tutte di aspirare ad un lavoro che non sia schiavitù e di conseguenza che il reddito di cittadinanza non si più mera misura assistenzialistica o clientelare.
Potere al Popolo – Marano

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