Un tempo, quando in Italia c’era ancora una parvenza di democrazia, i comuni erano, per vicinanza ai cittadini, la prima istituzione democratica. Oggi, dopo vent’anni di tagli, privatizzazioni e leggi elettorali sempre più maggioritarie, non si capisce bene che cosa debbano amministrare gli amministratori locali, e ci chiediamo se, ormai, pensino che il ruolo di consigliere e sindaco si limiti ad andare alle processioni di San Castrese con la fascia tricolore. Perché si candidano?

Ascoltare le reazioni moleste di una parte dei consiglieri alla mozione presentata da Fanelli di AVS contro il riarmo lascerebbe pensare a un consiglio comunale che funzioni come un orologio, una specie di Atene di Pericle turbata da un argomento totalmente inopportuno, di cui ai cittadini non dovrebbe importare nulla. Invece, parliamo di un consiglio completamente autoreferenziale e lontano anni luce dai cittadini. Non si capisce con quale spocchia si ripeta “ma la nostra città ha problemi più gravi”, come se il dissesto finanziario fosse una sentenza delle divinità dell’Olimpo scolpita nella pietra: solo loro, e i collaudati oracoli di certa stampa locale, avrebbero le competenze per interpretare la realtà e i bisogni dei cittadini.

Spiegassero, poi, da dove usciranno i soldi per sostenere gli acquisti di armi USA che questo governo di sovranisti di cartone andrà a fare dal padrone americano; spiegassero dove si troveranno i soldi per riparare le buche, mettere in sicurezza le strade e sostenere i cittadini in difficoltà, già devastati dall’eliminazione del reddito di cittadinanza.

Siamo sempre più convinti che il piano di riarmo dovrà essere contrastato nelle strade, nelle scuole, sui posti di lavoro e tra la gente. Ma le proteste sguaiate alla mozione presentata da AVS aiutano meglio i cittadini a capire di chi realmente possano fidarsi, e chi invece, pur mostrandosi vicino a parole, in realtà ci ha già svenduti ai signori della guerra, con buona pace delle buche, della viabilità e dei cittadini, di cui ci si ricorda solo durante le campagne elettorali.

Ai compagni e alle compagne di AVS vogliamo dire grazie per l’opportunità di discussione che ci ha dato questa mozione. Ne approfittiamo però anche per riflettere sui rapporti che si hanno e che si intendono costruire con il PD. Molto spesso veniamo accusati di essere settari, ma il discrimine è sempre lo stesso: la continuità con questo centrosinistra ipocrita. Per il resto, quando ci sarà da fare battaglia, non saremo mai noi a fare un passo indietro.

Comunicato stampa Potere al Popolo Marano

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