Marano: La maggioranza in consiglio boccio’ la nostra mozione sul PUC.Il primo obiettivo di un piano urbanistico comunale dovrebbe essere quello che in un’ottica di riorganizzazione del territorio si riducano le disuguaglianze che nelle città si manifestano in modo concreto.
Degrado sociale , ambientale convivono e l’emarginazione, la povertà e la solitudine non trovano nelle città il luogo che restituisce speranza e dignità. L’urbanistica è una disciplina che deve diventare di utilità sociale.
La buona urbanistica può ridurre le disuguaglianze.
Il pensiero liberista ha ridotto le città ad una merce e le risorse naturali e paesaggistiche a terreno di conquista per le speculazioni edilizie.
Il primo punto riguarda la conoscenza del territorio, quali sono i problemi più gravi ed urgenti, quali i gruppi sociali maggiormente colpiti?
È quindi fondamentale conoscere il territorio per cercare soluzioni condivise aprendo una fase di ascolto con la città. Bisognerebbe promuovere la capacità a tenere un canale sempre aperto con la cittadinanza, con i corpi sociali: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali ed i cittadini esperti. Un dibattito vivo con la comunità locale per affrontare i temi che portino ad una visione d’insieme per la riorganizzazione di un nuovo modello di città.
Per Sinistra Italiana l’emergenza abitativa è una questione primaria. Il fabbisogno abitativo rappresenta un dramma sociale pari se non superiore alla mancanza di lavoro .
Questo per noi non significa nuovo consumo del suolo ma un grande piano di riqualificazione dell’esistente, per noi l’alternativa si chiama RECUPERO. In Italia abbiamo 7 milioni di alloggi vuoti, si parta da quelli per parlare di alloggi sociali e poi di alloggi popolari ripartendo dal patrimonio esistente. Una campagna seria ed efficace per fermare il consumo del suolo . Il trasporto pubblico locale è forse tra i servizi essenziali quello che presenta le più vistose carenze da condizionare pesantemente la vita dei cittadini.
Una città priva di spazi pubblici e di luoghi di aggregazione culturale e sociale è facile preda dei poteri forti e delle organizzazioni criminali.
Si avvii immediatamente una fase di ascolto con la città. Negli anni 70 nella città di Napoli le buone pratiche tra comitati di lotta, a partire da quello per il diritto alla casa , ai servizi sociali e alla mobilità collettiva hanno portato una lunga stagione di riforma urbanistica che ha prodotto risultati importanti.
Se un’intera classe politica non è capace di fare questo è tempo che torni a casa e si dedichi ad altro.
Inoltre si presenti nel piano PIANO URBANISTICO COMUNALE la reale possibilità di resituire un PARCO URBANO ALLA CITTÀ ed è per questo che il disegno di legge regionale sull’ urbanistica va assolutamente modificato, occorre che i Puc fissino una volta per tutte il rapporto tra verde urbano e cementificazione, tra servizi e strutture collettive.
Questa città , la mia città Marano di Napoli, teatro di grandi speculazioni edilizie ha bisogno di spazi verdi e luoghi di socialità come il pane.
Altra priorità per noi è il P.E.B.A ( piano di eliminazione delle barriere architettoniche) che come ho ricordato in consiglio comunale doveva essere inserito nel piano triennale delle opere pubbliche ed invece è stato disatteso nonostante la proposta di delibera presentata dall’opposizione ed approvata in consiglio comunale.
Più volte l’amministrazione è stata interrogata da me in consiglio comunale sulla necessità di aprire una discussione in città per realizzare un PUC condiviso.
Occorre ridisegnare il volto di una città che parli di recupero di aree verdi, di identità culturale, di servizi collettivi come il trasporto pubblico locale, come restituire bellezza dal centro storico alle periferie, come recuperare luoghi e spazi abbandonati , come valorizzare le risorse naturali ed archeologiche che, a partire dal Parco Naturale del Bosco della Salandra che determinerebbe anche ricadute occupazionali.
Ho più volte interrogato l’amministrazione su questi temi e queste pratiche e l’assessore al ramo in consiglio comunale assunse l’impegno di avviare incontri pubblici.
Il tempo è scaduto : la città va ascoltata.
Stefania Fanelli consigliere comunale Sinistra Italiana

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