Marano: lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune, arrivato quando ormai a molti sembrava di essere scampati all’ennesima tragedia, ha gettato nello sconforto più totale tutti i cittadini che realmente vogliono il bene della città.
Ad eccezione di qualche esaltato che festeggia e trionfa non si sa bene ancora per cosa, lo scioglimento rappresenta ancora una volta una sconfitta per tutti noi e soprattutto l’interruzione di una macchina amministrativa che negli ultimi 10 anni è stata guidata più dallo Stato che dalla politica, senza riuscire però a dare una reale sterzata all’Ente.
Siamo in attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato al terzo Commissariamento consecutivo. Verosimilmente saranno rese note nelle prossime ore.
E c’è grande curiosità per scoprire se qualcuno fra consiglieri e assessori comparirà nel decreto di scioglimento.
Nel 2021, Governo Visconti, furono 12 i consiglieri ai quali erano state riscontrate parentele o frequentazioni con soggetti “intranei a sodalizi criminali“. Su alcuni di loro si è ampiamente parlato nel corso delle scorse settimane in quanto presenti anche nella squadra di Morra, altri non sono riusciti ad essere rieletti, altri ancora hanno deciso di non presentarsi alla scorsa tornata elettorale.
Ricordiamo che, per amor di cronaca, nessuno dei sopracitati risultava incandidabile e quindi ineleggibile e già qui la domanda viene spontanea: per quale ragione una persona presente in una relazione di scioglimento, può candidarsi ma poi tornare ad essere eventuale causa di sentenza sfavorevole all’Ente? Su questo credo che bisognerebbe dare una ritoccata alle attuali leggi in vigore.
Al netto di tutto ciò, comunque, sono ore di ansia e preoccupazione per molti componenti dell’ultimo Consiglio comunale e dell’ultima Giunta, in quanto, benché sostituito dall’omissis, il loro nome potrebbe essere presente nella relazione di scioglimento.
Cosa che chiaramente ne intaccherebbe la reputazione.
Spero sia chiaro a tutti che non è mio intento giudicare nessuno e sono fermamente convinto che le motivazioni che hanno spinto il Ministro Piantedosi a dichiarare l’ennesimo scioglimento della storia del Comune di Marano abbiano una matrice più concreta e si fondano su prove e basi solidissime. Ma, purtroppo, viste le regole e soprattutto l’attenzione riposta nei confronti della nostra città, ritengo che sia fondamentale fare un’analisi un po’ più approfondita nel momento in cui si va a costruire una lista da candidare alle elezioni.
Perché le sorprese (negative) e soprattutto lo scioglimento, qui a Marano sono sempre dietro l’angolo.