Marano: In merito alle recenti dichiarazioni sulla situazione dell’edificio scolastico nel quartiere di San Rocco, noi, in qualità di proprietari dell’immobile, riteniamo doveroso offrire alcuni chiarimenti, nel rispetto della comunità scolastica, dell’Amministrazione e del principio costituzionale del diritto allo studio.
Fin dall’inizio abbiamo collaborato con senso di responsabilità con l’Ente comunale, accogliendo la richiesta di destinare l’edificio all’attività scolastica osservando le prescrizioni dell’Ufficio Tecnico.
Siamo ben consapevoli del ruolo fondamentale che una scuola svolge all’interno del tessuto sociale di un quartiere e abbiamo agito con l’unico intento di contribuire alla continuità didattica e alla serenità delle famiglie e degli studenti, che rappresentano il cuore della comunità di San Rocco.
A tale proposito, desideriamo sottolineare che il diritto allo studio è un valore assoluto, che merita rispetto e tutela concreta da parte di tutti i soggetti coinvolti. La nostra disponibilità alla firma del contratto di locazione è rimasta costante e immutata: siamo in attesa della conclusione dell’iter amministrativo da parte dell’Amministrazione comunale, che ha la piena titolarità delle procedure necessarie.
Inoltre, riteniamo opportuno ribadire che, in quanto soggetti privati, operiamo nel pieno rispetto del principio di libertà della proprietà sancito dalla Costituzione, e che un altro locale – distinto da quello destinato alla scuola – è stato regolarmente locato a un’attività commerciale, nel pieno esercizio dei nostri diritti.
Rinnoviamo quindi la nostra completa disponibilità alla firma del contratto, auspicando che si possa giungere quanto prima a una soluzione definitiva e trasparente, che metta al centro il bene comune e consenta di restituire certezze alle famiglie del quartiere.
Dispiace constatare che, in questo clima di collaborazione e responsabilità, alcuni giornalisti locali, mossi più dalla voglia di fare politica che da quella di informare, stiano cercando di infangare il lavoro svolto, preferendo la critica sterile e strumentale anziché proporre soluzioni o raccontare la realtà dei fatti. Questo atteggiamento non aiuta la comunità, ma alimenta solo tensioni e sfiducia.
Il tempo delle incertezze deve lasciare spazio alla responsabilità. Il diritto allo studio dei bambini non può e non deve diventare oggetto di tensioni politiche o amministrative.
Noi ci siamo. Ora tocca all’Amministrazione concludere il percorso avviato.
⸻
Comunicato stampa famiglia D’Ambra