Marano: È noto a tutti, ormai, che il Partito Democratico di Marano è affondato in un’annosa crisi a causa delle lotte intestine che da sempre caratterizzano questo circolo.
Questa lunga guerra ha finito per logorare il partito, trasformandolo in un contenitore vuoto. Anche nelle ultime elezioni amministrative, che hanno visto prevalere il Sindaco Visconti, il Partito Democratico ha raggiunto un risultato piuttosto modesto, mantenendosi al di sotto del 7% delle preferenze. All’interno di questo quadro desolante, decisi di mettermi in discussione e candidarmi alla guida del circolo. Lo scopo del mio mandato da Segretario è sempre stato quello di uscire dalle solite logiche autoreferenziali della politica e mettere al centro temi e proposte concrete da porre all’amministrazione e alla città. Purtroppo, le tante proposte presentate (ed ampiamente documentate) dal sottoscritto, seppur accolte all’unanimità dal nostro direttivo, non hanno mai trovato un concreto riscontro nella pratica, anche a causa della reticenza dei nostri referenti istituzionali, causando di conseguenza, un progressivo scollamento fra dirigenza, gruppo consiliare ed amministrazione. L’esempio più emblematico è rappresentato dalla mozione di censura nei confronti del Vicesindaco Paolo D’Alterio. Il gruppo consiliare, senza il consenso del partito, decise di redigere un documento dove, in sostanza, si chiedeva al Sindaco di revocare le deleghe al suo vice, prima che la discussione arrivasse in Consiglio Comunale e sancisse la rottura definitiva fra partito ed amministrazione. Ciononostante, l’accordo non fu raggiunto ed il gruppo consiliare del Partito Democratico sfiduciò, di fatto, il Sindaco in assise, dichiarando che il tempo delle trattative era ormai finito. Nonostante il disappunto del gruppo dirigente che non era stato informato di questa iniziativa, decisi di sostenere comunque i Consiglieri e di andare fino in fondo. Da quel momento in poi, invece di proseguire per la via pubblicamente annunciata, il gruppo consiliare ha cominciato a disgregarsi, formando più blocchi, a favore e contro Visconti. Inoltre, abbiamo Assessori che operano in Giunta ignorando completamente il partito che gli ha consentito di ricoprire tale ruolo. In conclusione, è evidente che di fronte ad una situazione così frammentata, in cui ognuno si sente in diritto di comportarsi come meglio crede ed in totale spregio alle posizioni del partito, non è possibile proseguire oltre. Evidentemente, l’interesse principale dei protagonisti di questo assurdo gioco è la tutela della propria posizione ed io non ho alcuna intenzione di farne parte. Pertanto rimetto il mio mandato nelle mani del Segretario Provinciale Marco Sarracino, al quale va la mia gratitudine per il sostegno che mi ha sempre riconosciuto durante tutto il mio mandato.
Nota Roberto Sorrentino segretario Pd Marano