Marano: quest’oggi il Prefetto di Napoli ha nominato una Commissione d’accesso incaricata di verificare un’eventuale ipotesi di condizionamento nella macchina amministrativa da parte della criminalità organizzata.
Compito della Commissione d’accesso è quello di verificare la sussistenza di “concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori”, “ovvero su forme di condizionamento degli stessi, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica”.
Per svolgere i propri accertamenti, la Commissione ha 3 mesi di tempo dalla data di accesso, rinnovabili una volta per un ulteriore periodo massimo di 3 mesi, quindi rassegna al Prefetto le proprie conclusioni. Entro 45 giorni dal deposito delle conclusioni, il Prefetto, “sentito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica competente per territorio”, invia al Ministro dell’interno una relazione nella quale si dà conto dell’ispezione effettuata.
Nel caso in cui non sussistano i presupposti per lo scioglimento o l’adozione di altri provvedimenti, il Ministro dell’Interno, sempre entro tre mesi dalla trasmissione della relazione, emana comunque un decreto di conclusione del procedimento.
Nel caso di un’eventuale sussistenza degli elementi relativi a infiltrazioni o condizionamenti di tipo mafioso, viene quindi disposto lo sciogliento con decreto del Presidente della Repubblica a del Ministro dell’interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro tre mesi dalla trasmissione della relazione, ed è immediatamente trasmesso alle Camere.