Marano: dal sogno Champions alla zona retrocessione il passo è breve. Non stiamo parlando del Napoli, bensì del sindaco Rodolfo Visconti.
Il Primo cittadino, che spesso utilizza metafore calcistiche per esprimere i propri pensieri, all’indomani della vittoria elettorale, aveva paragonato l’exploit di novembre alla vittoria dell’ex Coppa dei Campioni.
Con il passare dei giorni, delle settimane e dei mesi, però, Visconti e la sua squadra hanno dovuto fare i conti con la realtà. L’entusiasmo post elettorale non è bastato a contrastare le innumerevoli difficoltà presentate dalla città e molto presto il gradimento da parte dei cittadini si è affievolito, sfociando in critiche e richieste di dimissioni.

La goccia che ha fatto traboccare definitivamente il vaso è stato sicuramente il parere negativo ricevuto in seguito alla presentazione dei progetti per aderire ai fondi del Piano Strategico Metropolitano. E’ in quel momento, probabilmente, che Visconti ha visto cadere tutte le certezze su cui si era basato il suo primo anno di mandato. Le dimissioni del fedele vice sindaco Taglialatela, gli errori del dirigente Di Pace, i mal di pancia di alcuni consiglieri di Maggioranza e soprattutto una città interamente contro l’attuale Amministrazione hanno messo il Sindaco con le spalle al muro.

Ed il Consiglio di ieri sera ha rappresentato probabilmente la resa di un uomo che ha sempre affermato con convinzione le sue posizioni e difeso le sue scelte. Visconti ha ammesso gli errori, se ne è assunto completamente la responsabilità, promettendo, nel caso in cui i fondi provenienti dall’ex Provincia dovessero essere persi definitivamente, le dimissioni.

Esiste, infatti, ancora una speranza per Marano e gli altri sette Comuni che non hanno ricevuto parere favorevole, la cosiddetta “Risoluzione Cacciapuoti“. La Città Metropolitana, infatti, sembrerebbe disposta a rivalutare i progetti entro maggio del 2020, compatibilmente con le risorse economiche disponibili in quel momento. Una soluzione che porterebbe nelle casse del Comune 6 milioni di euro, consentendo alcune opere fondamentali, e salverebbe la poltrona di Visconti.

Rimangono, al momento, alcuni interrogativi. Qual è la posizione dei consiglieri di Maggioranza riguardo a quanto accaduto? Si aspetterà maggio anche per effettuare il rimpasto di Giunta promesso? Il sindaco è a conoscenza del fatto che eventuali dimissioni a maggio (come sottolineato anche dal fidato Ciro Marzi) consegnerebbero la città nelle mani di nuovi commissari? E soprattutto, è chiaro a tutti che, anche se la Città Metropolitana riuscisse a mettere questa toppa, l’Amministrazione ha clamorosamente fallito?

Troppi interrogativi per dormire sonni tranquilli e il nervosismo mostrato ieri da alcuni esponenti della Maggioranza evidenziano un malumore generale che difficilmente si riuscirà a nascondere ancora a lungo. Se è vero che questa è una squadra giovane ed inesperta è altrettanto vero che ogni componente ha la propria dignità che prima o poi prevarrà sul mutismo ed il gioco di squadra. Bisogna solo attendere per scoprire se ciò avverrà a maggio o, come qualcuno pensa, molto prima.

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