Marano: sono serviti 44 giorni ai Consiglieri di Opposizione per stabilire un’offensiva nei confronti del sindaco Rodolfo Visconti. Tanti, infatti, i giorni passati dal Consiglio comunale durante il quale i più ottimisti erano convinti di aver dato la spallata definitiva all’Amministrazione sfiduciando, con la complicità del Pd, il vicesindaco Paolo D’Alterio.
In 44 giorni, però, il sindaco ha avuto tutto il tempo per ragionare sul da farsi, contrattare con le altre forze di Maggioranza per trovare un accordo che potesse soddisfare tutte le parti. E, a quanto pare, sembra esserci riuscito.
Così, ieri sera, la possibilità di vedere giungere al Comune qualche consigliere del Pd per arrivare a 13 firmatari era ridotta al lumicino. Ed infatti, come prevedibile, i consiglieri di Minoranza si sono ritrovati da soli, derisi dai colleghi di Maggioranza e non solo.
In politica, si sa, la tempestività è tutto ed è chiaro che, benché alcuni consiglieri credevano realmente nella possibilità di mandare a casa questa traballante Amministrazione, non tutti hanno remato nella stessa direzione, perdendo la possibilità di sfruttare l’onda emotiva successiva al Consiglio comunale del 9 febbraio.
Inutile esprimere giudizi sul Pd, che ancora una volta è riuscito a smentire se stesso manifestando tutta l’incoerenza che contraddistingue le strategie politiche adottate negli ultimi anni. Al momento, infatti, aldilà di promesse ed accordi sotto banco, la situazione è la stessa del giorno della sfiducia a D’Alterio, quando l’allora capogruppo dem Pasquale Coppola affermò ai nostri microfoni che se le cose non fossero cambiate, si sarebbe seduto assieme ai suoi colleghi di partito fra i banchi dell’Opposizione. Ma, come si suol dire, “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare“, in questo caso l’oceano…
La sensazione, ormai, è che tutti attendano la decisione della Commissione d’Accesso e che sono davvero pochi coloro che a Marano facciano politica perché tengono al bene della città.
Ma, come sosteneva Lenin “…chi non sta da una parte o dall’altra della barricata, è la barricata”.