La Metro Linea 1 ed i trasporti pubblici a Napoli, ci danniamo da anni per far apportare miglioramenti veri.
“Salve, sono una sua lettrice.
Sottopongo alla sua attenzione la questione della metropolitana collinare di Napoli Linea 1, che ormai versa in una situazione disastrosa creando enormi disagi quotidiani agli utenti.
– Le frequenze hanno tempi biblici ovvero 14 minuti, che diventano 25 dalle ore 21;
– spessissimo ci sono guasti tecnici che sospendono le corse o limitano la tratta;
– i dipendenti, sia quelli all’ingresso delle stazioni che al Call center spesso non sono in grado di dare informazioni, attualmente anche i display che indicano l’attesa di un treno sono spenti.
– le seconde uscite delle stazioni sono chiuse, a Salvator Rosa ad esempio che è vicina a diversi istituti scolastici tra cui un liceo, i ragazzi sono costretti a raggiungere la prima uscita, dove sono previste 4 scale mobili altissime per arrivare ai treni (l’ascensore in un’azienda che non da nessuna certezza di efficienza non è sicuro prenderla….)
– quando piove molte stazioni perdono acqua dalla soffitta sia negli ambienti esterni ad esempio a Chiaiano che interni come a Salvator Rosa
– per alcuni mesi la metropolitana ha chiuso prima il servizio, tipo alle 19 circa per fare le prove di immissione dei treni nuovi, creando disagi a tutti gli utenti ma in particolare ai lavoratori pendolari che si muovono dalla periferia…ed alla fine da un’articoletto di due righe ho appreso che i treni nuovi non hanno superato i test. Saranno stati spesi milioni di euro per questo acquisto inutile e nessuno ne parla;
– l’azienda pare sia sull’orlo del fallimento e di conseguenza i continui scioperi dei dipendenti aggravano ulteriormente il disagio degli utenti, con conseguenti ritardi a lavoro, a scuola etc…
– Tra l’altro c’è da aggiungere che in un periodo di emergenza sanitaria i treni viaggiano affollati perché le frequenze e le attese per continui disservizi sono troppo lunghe.
Ma tutti chiudono un occhio compresi gli utenti, perché chiudere la metrò collinare sarebbe impossibile in quanto garantisce lo spostamento di studenti e lavoratori ed in particolare per la periferia della città è indispensabile.
E sul punto ricordo che quando è stata chiusa in seguito all’incidente del treno, il traffico era spaventoso, solo da Chiaiano impiegavo due ore e mezza per arrivare a piazza Immacolata…immagini chi si spostava dai paesi limitrofi…
Le autoambulanze restavano intrappolate nel traffico per ore…
Ho visitato gran parte delle capitali europee, dove i treni hanno una frequenza di 3 minuti, gli assistenti sono sempre informati e disponibili perché zelanti nel loro lavoro, i treni non sono catorci e tutto funziona perfettamente.
Nel confronto mi dispiace dirlo (anche se non acconsento che venga detto da altri paesi per sminuire la città di Napoli al fine di sottrarre turismo), la mia città e’ ai limiti della civiltà, anzi questa azienda ha superato il limite.
È chiaro che la Linea 1 e’ fallita ed una grande città come Napoli non può prescindere da un un’eccellente servizio dei trasporti.
Non è più possibile convivere con questa situazione e non si può credere nello sviluppo e crescita anche culturale di Napoli, se il problema continua ad essere ignorato.,
Non è possibile che l’amministrazione non riesca a trovare soluzioni, se non ci sono alternative bisogna PRIVATIZZARE.
Sono anni che vivo disagi quotidiani e come me l’intera città, siamo arrabbiati, indignati e stanchi di sopportare questa enorme ingiustizia a cui le precedenti amministrazioni non hanno saluto o voluto risolvere.”.
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