Un presidio permanente all’ingresso del palazzo Comunale fin quando i Commissari non si apriranno ai bisogni e al confronto coi cittadini. E’ quanto si è deciso oggi al termine della mobilitazione pubblica avvenuta in piazza Escrivà, a Marano. Numerose le vertenze che la coordinatrice di Sinistra Italiana, Stefania Fanelli e gli attivisti di Potere al Popolo hanno rappresentato, dal taglio del traposto locale nelle periferie all’inquinamento elettromagnetico. Cresce la partecipazione e tra i presenti in piazza c’era anche l’ex presidente dei concessionari del Mercato Ortofrutticolo Gaetano Schiano. “Avevano una visione diversa del mercato in quanto ci additavano come persone legate ad ambienti malavitosi tant’è che alla fine ci hanno chiuso. Siamo andati al Tar e abbiamo perso, al Consiglio di Stato e abbiamo perso, abbiamo perso dappertutto perché non hanno mai letto le carte. Il problema di Marano è che siamo tutti camorristi, mentre a Qualiano ci sono le famiglie camorriste, a Marano siamo tutti camorristi. Se mi fanno una interdittiva a me che non ho legami con gli ambienti malavitosi vuol dire che la giustizia non esiste, solo perché all’inizio avevo parlato a telefono con Bertini che era il responsabile della V commissione che si doveva occupare del problema”, queste le sue parole. C’è stato poi un invito rivolto ai commercianti a partecipare alle prossime mobilitazioni. Lo step successivo è fissato al 10 gennaio, l’obbiettivo è quello di ritrovare compattezza e unirsi in un unico e grande Comitato cittadino.