Napoli: Una mostra fotografica racconta un Vesuvio intimo e ferito, all’indomani del devastante incendio del 2017, per la prima volta esposta in una personale: si inaugura il 15 dicembre (ore 17.00) al Mann – Museo Archeologico Nazionale di Napoli (sale 25 e 26 della Collezione Farnese) ‘Vesuvio, 11 luglio 2017’, la mostra fotografica di Maurizio Esposito, a cura di Chiara Pirozzi (fino al 19 febbraio).

Coinvolto come volontario sin dai primi momenti dell’incendio per aiutare nei soccorsi, Maurizio Esposito ha successivamente avviato una ricerca fotografica durata oltre tre anni.

La fotografia mi ha permesso di cambiare la realtà, le scene di morte sono diventate altro. Sono andato alla ricerca di quell’energia vitale che era nascosta nel Vesuvio distrutto, nei suoi colori, nelle sue forme e nella luce del sole. In quei luoghi di morte ho cercato quello che era rimasto della vita”, spiega Esposito.

Diciotto fotografie dal grande formato, 100 x 71 cm, avvolgono lo spettatore e lo accolgono nell’immagine, quasi come a calpestare la fauna del sottobosco e a sentirsi parte integrante e attiva del paesaggio.

‘Vesuvio, 11 luglio 2017’ è anche una riflessione sul rapporto distruttivo tra uomo e natura, e sulla capacità di riappropriarsi della relazione di appartenenza con il luogo delle sue origini, anche dopo avvenimenti devastanti. La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Ente parco Nazionale del Vesuvio, Rdr e Collezione “i Cotroneo-Roma”.

Il percorso espositivo della mostra si integra nella Collezione Farnese custodita nelle sale del Mann, stabilendo con essa un sottile dialogo fatto di storie, testimonianze e memorie.

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