NAPOLI. Al Vomero, primo evento organizzato dal laboratorio politico “Gruppo19”

Il Gruppo19, laboratorio politico sperimentale nato a Napoli su iniziativa della Rete per la Costituzione e
l’Antifascismo ha presentato giovedì 22 maggio il primo risultato del suo lavoro.

Giuseppe Aragno, portavoce della “Rete”, ha aperto l’iniziativa, ricordando che le forze unite nel
“Gruppo19” hanno radici profonde nei valori della Costituzione e che decisamente antifascista è il M5S.
Forte di questi valori comuni, il “Gruppo19” intende costruire un argine da opporre a ogni livello al Governo
Meloni, formato da forze del tutto estranee alla costruzione dell’Italia repubblicana.

Francesco Lastaria, della Segreteria del PD napoletano, ha poi illustrato il documento sulla sicurezza
prodotto dal Gruppo19 in alternativa al decreto repressivo e anticostituzionale del Governo.
Stefano Ioffredo, coordinatore locale di Sinistra Italiana, ha ricordato che per recuperare al voto gli elettori,
il laboratorio dovrà fare del lavoro collettivo uno strumento per tornare tra la gente e ripristinare la
sintonia tra politica e società civile.

Del tentativo di ridurre il Sud a una colonia delle regioni centro settentrionali ha parlato Andrea Balia,
responsabile regionale del Partito del Sud.
Sulla necessità che il lavoro del Gruppo19 abbia continuità e capacità di proporsi come modello ai livelli
nazionali delle organizzazioni di provenienza dei suoi membri si è fermato Ciro Borriello, esponente del
M5S.

Dell’importanza di temi cruciali come quelli della non violenza e dell’ecopacifismo ha parlato infine Ermete
Ferraro, presidente locale del Movimento Internazionale della Riconciliazione.
Dopo i referendum, per i quali tutti si impegneranno, il Gruppo19 si occuperà del tema scottante della
Sanità.

Comunicato stampa