Problemi per le prenotazioni di visite e analisi all’Ospedale Pellegrini di Napoli. L’associazione di consumatori Abaco a cui si è aggiunta la Fnl difesa dell’ ammalato del noto attivista napoletano Giuseppe Alviti hanno denunciato la struttura per aver piazzato il centro unico di prenotazione, il Cup, all’esterno, in un prefabbricato. “Gli uffici sono sistemati all’interno di locali che definirli baracche è già tanto – in ambienti sicuramente inosservanti delle norme per i lavoratori dipendenti che ostacolano la loro attività ed il servizio che devono rendere all’utenza. I pazienti, che si rivolgono al CUP per effettuare le prenotazioni, sono costretti a sostare all’esterno del prefabbricato, attendere anche ore stando in piedi, esposti alle intemperie, senza servizi igienici, in una area senza via di fuga e che impedisce l’accesso e la sosta ai diversamente abili

Per questi motivi, nella giornata del 10 febbraio, l’Abaco ha tenuto un sit-in di protesta. È come se si assistesse a un nuovo sistema ideato e pensato per ridurre ‘a monte’ le liste di attesa, impedendo addirittura ai cittadini di accedere alle prenotazioni, limitando e scoraggiando ogni possibilità di prenotare visite. Non possiamo tacere e continueremo nelle forme di lotta a nostra disposizione, per portare a conoscenza dei cittadini, quanto sta accadendo nella sanità della Regione Campania” sottolinea Ancora Giuseppe Alviti.

Comunicato stampa Giuseppe Alviti

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