Napoli: l’emergenza sanitaria miete le sue vittime nel campo del lavoro. Ne è un esempio Nino Di Costanzo, titolare di una trattoria in piazza dei Girolamini, che è stato costretto a chiudere la propria attività in seguito all’ultimo Dpcm. E lo fa nel modo più duro, con un foglio di carta affisso fuori il locale che recita “Dopo 4 anni di attività ci avete costretto a chiudere perché non siete in grado di gestire la situazione. Avete fatto un dpcm che non ha senso e ad oggi non sappiamo che aiuti arriveranno. La trattoria Gerolomini rimarrà chiusa fino a data da destinarsi. Aspettando tempi migliori. Grazie Mille Stato italiano”.

Nino rappresenta il classico piccolo imprenditore che ha deciso di investire sul territorio i propri risparmi per creare un’attività, pagando regolarmente i dipendenti, rispettando tutte le regole.

Oggi, però, ha dovuto abbassare le serrande. Troppe le spese da dover sostenere senza un reale aiuto, nè supporto. La sua storia è la storia di tanti.

L’augurio per Nino e per tutti coloro che si trovano nelle sue condizioni è che davvero possano essere ascoltati dallo Stato, nella speranza che arriveranno, quanto prima, tempi migliori.

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