Napoli: Proclamati i nuovi 40 consiglieri comunali. Il via libera è arrivato dalla Corte di Appello a 23 giorni dalle elezioni. Confermato il risultato della cabina elettorale e restano fuori dopo il riconteggio candidati come l’ex assessore Marco Gaudini che ha preso una manciata di voti in meno di chi lo ha preceduto. Gaudini con un lungo post su Facebook scrive: “E’ arrivata la proclamazione ufficiale degli eletti. L’esito finale (per il momento) mi vede primo dei non eletti in consiglio comunale per una manciata di voti. Siamo pertanto fuori dall’Istituzione più rappresentativa della città”. Gaudini non nasconde “la delusione e l’amarezza” ma fa gli auguri “al nuovo sindaco Gaetano Manfredi, alla sua Giunta e al Consiglio comunale. Dal riconteggio ci sarebbero solo poche modifiche nel numero delle preferenze assegnate ai candidati che però non hanno determinato il cambio degli eletti.
Dai dati del risultato ad urne chiuse, in due sono riusciti a superare quota 4000. E sono entrambi del Pd: Gennaro Acampora, il più votato con 4380 preferenze, destinato a presiedere quindi la prima seduta dell’assemblea cittadina, e Vincenza Amato che entra in Sala dei Baroni con 4197 voti. Acampora, consigliere uscente della municipalità 3, è tra gli animatori dell’associazione Rosso Democratico che opera soprattutto nella zona di Capodimonte ed è figlio di Enzo Acampora, già presidente dell’Istituto autonomo case popolari e funzionario nell’ufficio edilizia del Comune di Napoli. Enza Amato, 43 anni, laureata in Sociologia, invece, è la figlia di Tonino Amato, ex sindacalista, assessore al Comune di Napoli con Antonio Bassolino sindaco e per quindici anni consigliere regionale. Sono i due primi eletti in una maggioranza che può contare su 28 consiglieri. Una base di partenza solida per il neo eletto sindaco Gaetano Manfredi. Ha funzionato l’alleanza Pd-M5S, ma l’ex rettore ha riscosso un successo personale anche grazie alla lista con il suo nome che ha superato al fotofinish i 5S: con 32.451 voti e 9.92 per cento è la seconda più votata.
Maggioranza schiacciante, mentre l’opposizione schiera appena 12 consiglieri e tra questi ci sono anche Antonio Bassolino e Alessandra Clemente che con il centrodestra hanno poco a che fare. Tra gli eletti nel Pd con 3774 voti figura anche Salvatore Madonna, consigliere uscente, ritenuto molto vicino alle posizioni del consigliere regionale Mario Casillo e quindi non lontano dal governatore Vincenzo De Luca, con 3774. A sorpresa ha ottenuto ben 3724 preferenze Domenico Brescia candidato di Forza Italia. Più staccato, con 3244 voti, Sergio D’Angelo, ex assessore uscente, ex presidente dell’Abc e soprattutto fondatore del colosso delle cooperative sociali Gesco. Quello che sta per insediarsi sarà un Consiglio comunale a netta prevalenza maschile con solo 8 donne elette a cui si aggiunge la candidata sindaca Clemente. In aula come consiglieri anche gli altri aspiranti primi cittadini Catello Maresca e Antonio Bassolino. La forza che esprimerà il maggior numero di consiglieri è il Pd con sei rappresentanti: oltre ad Acampora, Amato e Madonna ci saranno Maria Grazia Vitelli, Pasquale Esposito e il consigliere uscente Aniello Esposito.
Subito dietro la lista civica di Manfredi rappresentata da Walter Savarese, Luigi Musto, Fulvio Fucito, Sergio Colella e Gennaro Esposito. Anche il M5s porterà in aula cinque consiglieri: Ciro Borriello, ex assessore allo Sport della giunta di Luigi de Magistris finito nei pentastellati dopo aver militato anche nella sinistra, Flavia Sorrentino ex responsabile dello sportello “Difendi la Città” istituito da de Magistris, Salvatore Flocco, Fiorella Saggese e l’avvocato Demetrio Paipais. Uno dei temi ricorrenti sulla nuova amministrazione è quanto peserà De Luca sulle decisioni. La lista civica ispirata dal governatore, “ Napoli Libera”, fa eleggere Nino Simeone (il più votato del gruppo con 2517 preferenze). Simeone, consigliere uscente, era stato già eletto nel 2016 con de Magistris e candidato alle ultime regionali a sostegno di De Luca. “ Napoli Libera” porta in Consiglio anche Massimo Cilenti. Due seggi per la lista “ Azzurri per Napoli” con Annamaria Maisto, espressione di Italia Viva e compagna del consigliere uscente Gabriele Mundo, e Massimo Pepe, due seggi anche per “Noi Campani per la Città”: Roberto Minopoli e Pasquale Sannino, e per “Napoli solidale” con Sergio D’Angelo, ex assessore della prima giunta de Magistris ed ex presidente di Abc, ma soprattutto fondatore del colosso delle cooperative sociali Gesco. Con lui ci sarà Rosario Andreozzi, ex consigliere Dema, espressione dei movimenti di lotta. Conquistano un solo seggio “Adesso Napoli” con Gennaro Rispoli, “Europa verde” con Luigi Carbone, “ Centro democratico” con Carlo Migliaccio e i Moderati con Luigi Grimaldi. Per quanto rigurda il centrodestra, a sorpresa ha ottenuto 3724 voti Domenico Brescia candidato di Forza Italia che ha eletto anche Salvatore Guangi ( 3113 preferenze). Guangi fu il candidato del centrodestra alle suppletive per il Senato. Eletta anche Iris Savastano. Con Fratelli d’Italia entra in consiglio Giorgio Lombardi, “ sponsorizzato” dal consigliere regionale Marco Nonno. Sarà espressione della lista “ Essere Napoli”, Maria Rosaria Borrelli, “Napoli Capitale” avrà Bianca Maria D’Angelo e la lista “Cambiamo!”, Rosario Palumbo. Entrano in aula anche Toti Lange per “ Bassolino per Napoli” e Claudio Cecere, già consigliere con de Magistris, eletto nella lista di “ Alessandra Clemente”. Sono 15 i consiglieri comunali uscenti ricandidati che non hanno centrato la rielezione. Tra i non eletti anche l’ex vicesindaco Raffaele Del Giudice e gli ex assessori Francesca Menna, Rosaria Galiero e Roberta Gaeta.