Napoli: Gli eroi di marzo diventano ladri di appartamento: è questa la terribile accusa che i familiari di un paziente prelevato da una ambulanza dell’ospedale San Paolo hanno hanno rivolto al personale sanitario.
Hanno così deciso di raggiungere il nosocomio ospedaliero accusando i soccorritori di aver rubato soldi in casa loro, minacciandoli di morte.
I sanitari hanno evitato l’aggressione riuscendo a rifugiarsi all’interno della struttura e ad allertare le forze dell’ordine, intervenute rapidamente.

Tutta la vicenda ha avuto però importanti conseguenze. Dopo l’intervento e con le conseguenti minacce si è lavorato con un’ambulanza in meno.

A denunciare l’accaduto è l’Associazione “Nessuno Tocchi Ipocrate” in un post su Facebook:

Sembrava un intervento normale quello svolto, pochi minuti fa, dalla postazione 118 del San Paolo. Paziente prelevato dal proprio domicilio a via Cattolica, stabilizzato e trasferito all’ospedale San Paolo di FUORIGROTTA. Improvvisamente giungono al pronto soccorso i parenti del paziente che muovono questa accusa nei confronti dell’ equipaggio: “Vi siete rubati i soldi che avevamo a casa!

Dalle accuse si è passato ad offese di ogni colore e misura fino ad arrivare a minacce di morte. Per poco non si è arrivati alla vera e propria aggressione fisica. Ma solo perché i sanitari si sono rifugiati all’interno dei locali del nosocomio ed hanno allertato le forze dell’ordine. L’equipaggio impaurito si è refertato al pronto soccorso per stress post-traumatico. Oggi si lavora con una ambulanza in meno.

Siamo dei ritardatari, siamo dei fannulloni, giriamo per la città con le sirene accese per impaurire le persone. Novità 2020: SIAMO ANCHE LADRI DA APPARTAMENTO! Che brutta fine hanno fatto gli eroi di Marzo!”

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