Napoli: dopo anni di tira e molla, litigi e polemiche, oggi è arrivata la tanto attesa firma sulla convenzione per lo Stadio San Paolo che regolerà i rapporti tra il Comune di Napoli ed il Napoli calcio, il cui testo era stato approvato lo scorso luglio in Consiglio Comunale.

L’accordo per la concessione d’uso dell’impianto di Fuorigrotta ha una durata di cinque anni, rinnovabili per ulteriori cinque.

Alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dinanzi al Segretario Generale del Comune Patrizia Magnoni e del Direttore generale Attilio Auricchio, hanno firmato la convenzione il Presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis e la dirigente del Servizio comunale Grandi Impianti Sportivi Gerarda Vaccaro, assistiti dagli avvocati dell’Amministrazione comunale e della Società Antonio Andreottola, Arturo Testa e Valentina Comello.

Erano presenti per il Comune di Napoli anche l’Assessore allo sport Ciro Borriello e il Presidente della Commissione consiliare sport Carmine Sgambati e per la società azzurra il vice presidente Edoardo De Laurentiis, l’amministratore delegato Andrea Chiavelli e l’head of operation Alessandro Formisano.

Grande soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa dai vertici del Comune e del Napoli, che hanno sottolineato l’importante e proficuo lavoro svolto soprattutto negli ultimi anni per giungere alla sigla della convenzione.

Entusiasta Aurelio De Laurentiis: “Il Museo del Napoli si farà – ha annunciato parlando con la stampa all’esterno di Palazzo San Giacomo – Lo stadio è della città. Quando ce lo vorranno vendere ad 1 euro simbolico, noi ce ne faremo carico. Il problema è che se lo stadio fosse nostro, dovremmo combattere con tanti sovrintendenti, che direbbero ‘questo non si può fare’ e ci farebbero passare la voglia di stare a Napoli“.

Il Presidente De Laurentiis è apparso oggi voglioso di condividere questo rapporto – commenta il Direttore Generale del Comune di Napoli Attilio Auricchio e noi siamo a disposizione per accompagnare eventuali soluzioni. Quello di oggi è stato il suggello ad un lavoro condiviso da mesi. Ora si può guardare al futuro e pensare, ad esempio, al museo della squadra a cui la città tiene, come ha ricordato anche il Sindaco oggi. Questo, in ogni caso, è un argomento che sicuramente sarà oggetto di approfondimento nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Rimozione della pista d’atletica? Si tratta di un intervento strutturale, quindi al momento parliamo di fantasia. Per affrontare l’argomento dal punto di vista tecnico, c’è bisogno di un progetto. Il quartiere e l’impianto  – conclude – hanno una pista d’atletica tra le più avanzate d’Europa e devono continuare ad averla. Se la società avrà soluzioni alternative da proporre, le valuteremo“.

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