Politica

POLITICA. de Magistris: “Manfredi mi ha fatto venire voglia di ricandidarmi”

Credo che il mio principale sostenitore, in questo momento per un’eventuale avventura politica a Napoli, è Manfredi, perché mi ha stimolato”. A dirlo è Luigi de Magistris, ex primo cittadino partenopeo, rispondendo a una domanda su una possibile futura candidatura alla guida di Palazzo San Giacomo.

A margine della presentazione del suo libro ‘Voglia di sinistra’, l’ex pm ha aggiunto: “Il primo anno dell’amministrazione Manfredi non ho espresso valutazioni anche perché non è stato un mio avversario politico, poi ho sentito il dovere, oltre che il diritto, di criticarlo anche perché gode di grande sostegno dei poteri forti”.

“Cerco di rappresentare la voce della verità e anche del popolo, dei bisogni e anche dei sogni infranti che lui sta contribuendo a cancellare. Do una valutazione pessima dopo due anni e mezzo di mandato dal punto di vista politico, dal punto di vista amministrativo, dal punto di vista della trasparenza, dal punto di vista della correttezza. Non si sa quale il suo pensiero sulla città, sembra essere un anti napoletano, si prende meriti che non ha, quindi, va a tagliare nastri di opere dove lui – ha detto ancora de Magistris – ha solo rallentato, ma non ha contribuito a far nulla e, quindi se oggi sto ripensando, cosa che non avrei mai immaginato dopo 11 anni di sindaco, credo che il mio principale sostenitore, in questo momento per un’eventuale avventura politica a Napoli, è Manfredi perché mi ha stimolato”. Per de Magistris, il sindaco “è poco empatico, anche un po’ rattrista quando lo si vede, però, mi ha fatto un effetto opposto”, ha concluso.

A chi gli ha chiesto se le rivendicazioni sull’autonomia differenziata portate avanti dal governatore campano, Vincenzo De Luca, non ricordino proprio le sue lotte quando era primo cittadino partenopeo, de Magistris ha risposto così: “De Luca, a suo modo, cerca di essere un agitatore delle masse ma, in realtà, è un suo modo abile di comunicare, non c’è una connessione con le lotte. È un modo opportunistico di coltivare le praterie dove si può creare consenso, per questo è un grande comunicatore, ma siamo molto diversi”.

“Non devo giudicare il suo modo di fare politica – ha aggiunto ancora – ma non associatemi a De Luca perché sono due modi etici e politici diversi di fare politica”.

Redazione

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