Attualità

POLITICA. Il 21 giugno Potere al Popolo a Roma per il corteo nazionale Disarmiamoli

Anche da Napoli Potere al Popolo sarà a Roma, a piazza Vittorio, sabato 21 giugno, per la manifestazione nazionale, promossa dalla rete Disarmiamoli.

Da Nord a Sud, con oltre 40 autobus, le assemblee che compongono l’articolazione territoriale di Potere al Popolo, saranno in corteo a Roma, insieme ai portuali di Genova, ai No TAV dalla Val di Susa, alle realtà palestinesi, alle reti studentesche, ai sindacati di base, ai movimenti dei migranti e alle associazioni ambientaliste. Una composizione larga che dice un secco NO a NATO, riarmo e business della guerra.

“Disarmiamoli!” scende in piazza per affermare che gli 800 miliardi spesi in armi, devono essere utilizzati per la sanità, l’istruzione, la casa e l’ambiente. La piazza vuole denunciare con forza come la NATO non garantisca sicurezza, ma sia una macchina da guerra permanente, che non difende le persone, ma permette ad aziende come Leonardo e Rheinmetall di fare profitti esportando morte. Il corteo chiede: il disarmo, la solidarietà internazionale e i diritti sociali, sottolineando che Palestina, territori, clima, diritti sono tutte parti della stessa lotta contro un modello predatorio, che devasta i popoli e il pianeta.

«Mentre tutto il sistema di potere, dai governi ai media, ci spinge verso una nuova era di guerra e autoritarismo – spiega Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al Popolo! – il 21 giugno noi saremo in piazza per costruire una risposta popolare, che rimetta al centro la vita, la giustizia sociale e la solidarietà internazionale. Il riarmo non è inevitabile, è una scelta. Una scelta che riposa sulle decisioni di alleanze criminali, come la NATO, fattore di guerra, non certo di pace. Noi questa scelta la rifiutiamo e le opponiamo la parola d’ordine “Disarmiamoli!”. Non saranno generici “no alla guerra” a fermare i Netanyahu, Trump, von der Leyen, Rutte, Putin e Meloni, ma la capacità di individuare i nemici dei nostri popoli e di mettere in campo l’unico attore che può far saltare i loro piani: la mobilitazione popolare».

«I governi europei – Italia compresa – si allineano servilmente agli ordini della NATO e rilanciano una corsa agli armamenti senza precedenti.  In Italia c’è chi ancora oggi ha il coraggio di parlare di “pace” dopo aver votato per l’invio di armi in Ucraina, sostenuto senza se e senza ma la NATO e Israele, che si conferma essere uno Stato Terrorista che porta avanti un genocidio, bombarda altri popoli e destabilizza un’intera regione– aggiunge Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al Popolo– Ma la coerenza sta da un’altra parte: nei lavoratori portuali di Genova che hanno bloccato le navi cariche di armi, negli studenti e nelle studentesse che occupano le università per chiedere la rescissione degli accordi con Leonardo, Thales e le altre aziende belliche, nei migranti e nei rifugiati che denunciano da sempre le guerre e i colonialismi che li hanno costretti a lasciare le proprie terre.  Chi scende in piazza il 21 giugno lo fa con coerenza, forza e visione. Un movimento che unisce chi difende la pace, non a parole ma con i fatti, l’ambiente, i diritti sociali, l’autodeterminazione dei popoli e la libertà di dissentire. Un fronte largo, popolare, resistente, che si batte contro un sistema che ci vorrebbe impauriti, armati e sottomessi».

Comunicato stampa Potere al Popolo
Redazione

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