Roma: Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ha annunciato che non si ricandiderà alla guida del Pd, dopo l’esito delle elezioni politiche del 25 settembre. Letta — commentando l’esito del voto, nel quale il Pd non è riuscito ad arrivare alla soglia del 20 per cento — ha annunciato che sarà accelerato il percorso verso il congresso del suo partito, spiegando poi che «non sarà candidato»: “Mi assumo la responsabilità» del risultato, “assicurerò la guida del partito” fino al congresso, ma “la mia leadership finisce lì: è un gesto d’amore”.
Esce di scena con dignità, Enrico Letta: niente dimissioni frettolose sull’onda dell’emotività e della sconfitta. Certo, il segretario del Pd ritiene concluso il suo compito e nella conferenza stampa indetta all’indomani del voto lo chiarisce subito: “Non mi ricandiderò alla guida del Pd”.
Ma Letta sa che sta a lui, “per spirito di servizio”, portare il partito al congresso e al cambio della guardia ai vertici del Nazareno, perciò non abbandona la nave che è affondata. I tempi previsti per l’assise nazionale, che era comunque in programma per il prossimo anno, verranno accelerati.