Politica, Nel pomeriggio di sabato 16 marzo si è svolta la manifestazione contro l’Autonomia Differenziata, partita da Piazza Garibaldi e conclusasi presso Piazza Plebiscito.
Sinistra Italiana e UGS in piazza per dire NO al decreto Calderoli spacca Italia, “Dal nord al meridione insieme contro la secessione”.
Essenziale la resistenza, la mobilitazione e la lotta partecipata per contrastare una vera e propria secessione dei ricchi nei confronti dei più poveri ed una conseguente ed irrimediabile scissione del Paese, una rottura della coesione nazionale che porterebbe ad un significativo deterioramento delle condizioni soprattutto del Meridione d’Italia, da sempre bistrattato e marginalizzato.
“La questione meridionale”, che mai ha trovato una sua risoluzione, diviene più che mai pressante con la possibilità dell’approvazione di una manovra di governo che mira a sottrarre la competenza al Stato Centrale, affidandolo agli enti locali, in comparti strategici come la Sanità, la Pubblica Istruzione, il Lavoro, la Tutela Ambientale.
Una spaccatura interna che non solo vede il Sud e i suoi abitanti condannati a trattamenti e condizioni differenti, e certamente carenti e subalterne rispetto alle regioni settentrionale già di partenza più ricche, ma che indubbiamente acuirà le disparità tra il centro delle città e le loro periferie in ogni regione del Paese, accrescendo il divario socio-economico già preesistente.
Il disegno di legge pretenderebbe, dunque, di legare le risorse dello Stato alle entrate fiscali generate dal territorio, definendole sulla base del fabbisogno standard, sulla quantità cioè di servizi erogati e presenti sul territorio sulla base dei tributi versati in quell’area.
Quella dei manifestanti e degli attivisti è, dunque, una battaglia di democrazia e giustizia sociale, una richiesta di garanzia di diritti, diritti essenziali, diritti negati e il cui esercizio è gravemente minato da un decreto all’approvazione del quale pagheranno le spese le aree degradate, che vivono in condizioni precarie e di forte disagio.
La grande battaglia portata avanti dal Partito Sinistra Italiana, in Parlamento con i nostri rappresentanti alla Camera al Senato ed insieme a tutto il gruppo Alleanza Verdi Sinistra, a difesa delle “minoranze” in nome dei principi di uguaglianza e di solidarietà e’ una battaglia che la buona politica non dovrebbe mai dimenticare. Una pratica di resistenza che stiamo portando avanti da tempo partendo dalle istituzioni democratiche come i consigli comunali. La nostra coordinatrice cittadina, Stefania Fanelli è stata la prima firmataria di una mozione in consiglio comunale contro il progetto ed il ddl Calderoli, in questa consiliatura e nella precedente.
Che la Sinistra riparta, quindi, dalla difesa delle fragilità, dalla cura dei territori, dalla mobilitazione organica che veda coinvolti il Nord e il Sud del Paese, dalla coesione nazionale e dalla lotta.

La lotta è dura e non ci fa paura!
Ugs Marano
Sinistra italiana Marano

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