Pompei: “Raccontare la Città antica “a tutta la famiglia”.
Dopo aver registrato nel 2023 il numero più alto di presenze della sua storia – oltre quattro milioni di visitatori – il parco archeologico di Pompei annuncia per i prossimi mesi iniziativeper soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più ampio, che include anche tantissimi bambini e ragazzi.
“È il momento di diversificare le attività e le proposte di visita – sottolinea il direttore Gabriel Zuchtriegel – tenendo conto delle caratteristiche di un pubblico eterogeneo per fasce d’età, interesse e sensibilità”.
Aprirà un nuovo centro didattico per bambini, il Children museum gestito sotto forma di partenariato con laboratori e spazi per intrattenere i bambini anche mentre i genitori si godono la visita. “Lavoreremo sulle rievocazioni, sui contenuti e sui percorsi per raccontare la città antica a tutta la famiglia. E continueremo a investire nelle realtà apparentemente piccole che però fanno parte della Grande Pompei, quel grande parco diffuso che include Boscoreale, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Terzigno, Lettere e Poggiomarino. Lì c’è una parte della storia di Pompei tutta da scoprire”, sottolinea Zuchtriegel.
Il Parco Archeologico nel 2023 ha visto un incremento di visitatori del 33,23%, nonostante le chiusure per restauro e lavori di messa in sicurezza che hanno riguardato la Reggia di Quisisana (che ospita il Museo D’Orsi) che aprirà a breve, la Villa Arianna a Castellammare di Stabia, e l’Antiquarium di Boscoreale riaperto a ottobre 2023. Nel 2024 torneranno i grandi eventi serali al Parco che – oltre alle passeggiate notturne – quest’anno si sdoppieranno in due rassegne dedicate e organiche.
Una di drammaturgia al Teatro grande, dove si conferma il consolidato appuntamento con il Pompeii Theatrum Mundi, e l’altra una kermesse musicale con artisti del panorama internazionale all’Anfiteatro. Lo scorso anno gli eventi teatrali e concertistici hanno fatto registrare oltre 15mila presenze a cui si aggiungono i 4300 visitatori delle passeggiate serali.