Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime forte
preoccupazione per l’esito delle recenti operazioni di assegnazione provvisoria interprovinciale
nella classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche nelle regioni meridionali.
I dati evidenziano un quadro critico: i movimenti risultano pressoché bloccati, con pochissimi
rientri, concessi esclusivamente nei casi previsti dalla legge 104/92. Una condizione che da oltre
dieci anni grava su centinaia di docenti costretti a vivere lontano dalle proprie famiglie, con notevoli
conseguenze economiche e sociali.
Questa situazione comporta un impoverimento costante delle famiglie interessate, costrette a
sostenere spese ingenti per viaggi, doppi affitti e trasferimenti continui. A ciò si aggiunge il peso
psicologico della lontananza dai propri cari, con ripercussioni significative sulla qualità della vita e
sul benessere familiare. L’impossibilità di programmare il futuro, di investire nella propria terra e di
partecipare alla vita sociale del territorio di appartenenza determina un vero e proprio esilio forzato,
che colpisce soprattutto il Sud, già fragile sul piano occupazionale e demografico. Le conseguenze
non sono quindi solo individuali, ma collettive, poiché la mancata presenza di questi professionisti
priva le comunità locali di competenze preziose e aggrava la desertificazione sociale ed economica
di intere aree del Paese.
Il Coordinamento ritiene che sia giunto il momento di avviare un confronto serio e costruttivo con il
Ministero, nella convinzione che solo attraverso l’ascolto e la collaborazione si possano individuare
soluzioni concrete. Per questo rivolgiamo un appello al Ministro Giuseppe Valditara affinché si apra
al dialogo e consideri interventi urgenti, quali:
– un monitoraggio trasparente e puntuale delle dinamiche relative alle assegnazioni nella
A046;
– l’introduzione di strumenti normativi adeguati per rendere effettiva la mobilità
interprovinciale;
– misure straordinarie volte a favorire il rientro dei docenti nelle loro regioni di origine, con
beneficio non solo per le famiglie ma anche per le comunità scolastiche locali.
Il Coordinamento è disponibile a collaborare attivamente con il Ministero per offrire il proprio
contributo e individuare soluzioni condivise, nell’interesse dei docenti e del sistema scolastico nel
suo complesso.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
