Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende evidenziare ancora
una volta alcune criticità relative alle avviate operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria
connesse all’a.s. 2024/25. Come sappiamo l’attuale procedura amministrativa è disciplinata dal
CCNI 2019/22, successivamente prorogata con l’Ipotesi di Intesa sottoscritta da MIM e OOSS in
data 27 giugno 2024 che, con l’Ipotesi di Intesa, ha inoltre introdotto alcune precisazioni e recepito
le deroghe di cui all’art. 34 del CCNL 2019/21, allargando ulteriormente il numero di docenti
vincolati che possono presentare domanda di assegnazione provvisoria. La domanda potrà essere
presentata dall’11 luglio al 24 luglio.
In un momento in cui si discute di criteri di valutazione, di merito, di competenze reali maturate
attraverso l’esperienza, troviamo veramente incongruo che nelle attuali operazioni di utilizzazione e
assegnazione provvisoria non siano considerati i titoli culturali e di servizio dei docenti di ruolo,
mentre si continua a privilegiare indicatori come l’età anagrafica.
Pertanto spesso si verificano situazioni che sono inammissibili e che comportano un peggioramento
della condizione del docente. Attualmente vige ancora il principio che chi ha un giorno in più di età
anagrafica abbia diritto a rientrare e a ricongiungersi alla propria famiglia indipendentemente dai
titoli culturali e di servizio.
Un esempio di quanto accadrà può chiarire meglio la situazione. Un docente con vent’anni di
servizio si vedrà scavalcato da un altro con pochissimi anni, se la sua età dovesse essere superiore di
un solo giorno rispetto a quella del collega. Stessa identica cosa vale con i titoli culturali,
sicuramente utili nella pratica dell’insegnamento, che diventano un inutile orpello in un contesto in
cui conta la fortuna più che il merito personale. Anni di sacrificio e studio per perfezionarsi a conti
fatti vanificati dall’attuale sistema che penalizza proprio il merito.
Il CNDDU invita il ministro del MIM, prof. Giuseppe Valditara, a valutare quanto rilevato e
considerare l’eventualità di apportare in futuro correzioni nel sistema delle utilizzazioni e
assegnazioni provvisorie atte a premiare realmente il merito.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU