Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende porre l’attenzione
sul complesso e delicato fenomeno dei docenti di sostegno provenienti dalla classe di concorso
A046 – discipline giuridiche ed economiche, spesso con un’età superiore ai 60 anni e titolari di
precedenza prevista dalla legge 104/92 per motivi di salute gravi.

Spesso, coloro che decidono di intraprendere la specializzazione per il sostegno sono costretti a
farlo non tanto per una reale vocazione verso questa delicata disciplina, quanto per necessità
lavorative: i docenti precari vedono nel sostegno una via per mantenere un’occupazione stabile
nella scuola, mentre i docenti di ruolo, come nel caso frequente dei docenti A046, sono spinti a
specializzarsi per poter rientrare nei propri luoghi di residenza, spesso dopo essere stati assegnati in
regioni del Nord Italia lontane dalle loro famiglie, come avvenuto con le immissioni in ruolo della
legge 107/2015.

Questa situazione di “scelta obbligata” rischia di trasformare il sostegno in un percorso
momentaneo, una tappa funzionale a raggiungere altri obiettivi personali o logistici, piuttosto che in
una vera e propria vocazione educativa. Di mezzo, però, c’è la vita di studenti con patologie gravi,
tutelati anch’essi dalla legge 104, che necessitano di un supporto professionale, competente e
costante.

Il CNDDU auspica fortemente che, nel tempo, il ruolo del docente di sostegno possa diventare una
scelta consapevole e duratura, riservata a chi crede realmente in questa figura e nel valore
dell’inclusione scolastica, non un mero passaggio funzionale o una soluzione di comodo. La
delicatezza e la complessità dell’intervento educativo rivolto a studenti fragili richiedono dedizione,
preparazione e stabilità.

Alla luce di ciò, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani sollecita:
– La creazione e il mantenimento di percorsi di formazione specifici e continui, anche per chi
ha intrapreso il sostegno “per necessità”, per favorire la professionalizzazione e la
motivazione;
– Politiche di lavoro flessibile, supporto sanitario e tutela della salute per docenti con
patologie gravi, in particolare per quelli che usufruiscono della precedenza della legge 104;
– Un sistema di assegnazione trasparente e rigoroso, che valuti non solo la normativa ma
anche la reale capacità e vocazione del docente nel prendersi cura di studenti con disabilità
gravissime;
– Il rafforzamento di interventi multidisciplinari, che coinvolgano specialisti, famiglie e
docenti, per garantire percorsi educativi inclusivi efficaci e rispettosi della dignità di tutti.
– L’inclusione scolastica è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione e dalle
normative internazionali sui diritti umani. Per realizzarla pienamente, è necessario mettere al
centro non solo la tutela dei diritti ma anche la qualità del servizio educativo, la sicurezza e
il benessere di studenti e docenti.
Il CNDDU conferma il proprio impegno nel promuovere una cultura dell’inclusione che riconosca e
valorizzi il ruolo del docente di sostegno come protagonista consapevole e motivato di un processo
educativo fondamentale per la società.

prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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