La scuola reale è fatta di perseveranza, di avanzamento faticoso ma necessario, frutto di un lavoro collettivo che genera forza, capacità e slancio, andando oltre le mura scolastiche per abbracciare l’intera comunità”. È con queste parole che Antonella Di Bartolo, da 12 anni dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale Sperone-Pertini di Palermo, ha portato il suo messaggio nell’ambito della rassegna Fuori Classe, organizzata da Gruppo Spaggiari Parma a DIDACTA 2025, il più importante evento sulla formazione e l’innovazione nel mondo della scuola.
Nota per essere in prima linea nella lotta contro la dispersione scolastica e per il suo impegno in un territorio complesso come i quartieri Brancaccio e Sperone alla periferia sud-est di Palermo, Di Bartolo ha sottolineato la necessità e l’importanza di ritrovare la fierezza dell’insegnamento e di riscoprire il valore sociale e culturale della scuola. “Dobbiamo essere orgogliosi del nostro ruolo di docenti in una scuola che non si esaurisce nel tempo della lezione, ma che diventa parte integrante della vita degli studenti e delle loro famiglie”, ha dichiarato. Secondo la dirigente di Palermo, l’educazione non può essere confinata all’orario scolastico o alle mura dell’istituto, ma deve essere un ponte tra scuola, territorio e società. “Bisogna entrare in dialogo con il territorio, fare in modo che la scuola sia percepita come una risorsa per il quartiere, moltiplicando attività curricolari ed extrascolastiche e facendo leva sulla motivazione e sullo stare bene a scuola”.
Il ruolo centrale degli insegnanti e di tutta la comunità educante
Di Bartolo ha poi posto l’accento sulla responsabilità dei docenti nel rendere la scuola un luogo di crescita autentica. “Non possiamo distrarci da noi stessi: dobbiamo riscoprire la bellezza del nostro lavoro per poterla comunicare agli altri.” In un contesto sociale ed educativo sempre più complesso, il corpo docente deve tornare ad essere motore di cambiamento civile e culturale, riscoprendo la passione e la centralità del proprio ruolo formativo per dare agli studenti gli strumenti necessari ad affrontare il futuro con consapevolezza e determinazione.
La scuola come centro della comunità
La preside dell’Istituto Sperone di Palermo, diventato esempio di comunità con una dispersione scolastica che dal 27% è scesa all’1% circa, ha evidenziato come la scuola debba trasformarsi in un hub educativo capace di accogliere, ispirare e coinvolgere. “Una scuola che funziona è un punto di riferimento stabile, capace di dialogare con famiglie, associazioni e istituzioni, costruendo fiducia e offrendo opportunità concrete di crescita agli studenti”. Per la dirigente, la scuola non può essere un’isola separata dalla comunità, ma un ambiente educativo più aperto e connesso con il tessuto sociale, in grado di favorire legami e generare cambiamento.
La sua esperienza, umana e professionale, è raccontata nel libro “Domani c’è scuola” – edito da Gruppo Mondadori - che racchiude l’impegno a favore della legalità e dell’inclusione, ma anche la passione di chi ha trasformato una realtà di frontiera in un simbolo di rinascita per tutta la comunità. L’intervento di Antonella Di Bartolo ha conferito valore ed empatia al palinsesto di Fuori Classe, la rassegna di incontri promossa da Gruppo Spaggiari Parma in occasione di DIDACTA 2025 con l’obiettivo di portare valore nelle scuole anche attraverso la diffusione di testimonianze di grande impatto come la sua.
È possibile rivedere l’intervento di Antonella Di Bartolo al seguente link: https://eventi.spaggiari.eu/didacta/domani-cè-scuola
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