La prima stagione teatrale Vomeroff 2025/2026 presso la Sala Ferrari entra nel vivo del suo tema sui conflitti con lo spettacolo “In Alto Mare” di Slawomir Mrożek, in scena il 22 e 23 novembre 2025.
L’opera, con la regia del noto attore, regista e commediografo stabiese Gianfelice Imparato (volto noto del teatro e della televisione), porta in scena un atto unico del 1961 che mescola realismo e assurdo, ponendo gli spettatori di fronte a un dilemma etico estremo e crudele.
Su una zattera, tre naufraghi — identificati come Grosso, Medio e Piccolo — si ritrovano senza provviste e devono decidere, attraverso un continuo e distorto scontro dialettico, chi tra loro dovrà essere sacrificato per far sopravvivere gli altri. Il testo è un’analisi sottile e corrosiva che mostra come la barbarie possa compiersi attraverso gli stessi strumenti della civiltà.
In scena un affiatato cast composto da Giuseppe Borrelli, Luigi Credendino, Cristian Izzo, Renato Marrazzo eArturo Ruggiero.
Con una messa in scena improntata all’essenzialità, l’assurdità della vicenda viene esaltata dalla naturalezza della recitazione.
«La recitazione viene spogliata di qualsiasi guizzo eccessivo – osserva Gianfelice Imparato – tutto ciò che accade, avviene con la naturalezza con cui si verificano, quotidianamente, le assurde (eppure logicamente accolte) violenze e barbarie del nostro mondo».
L’intera stagione di Vomeroff è tenuta insieme da un chiaro filo conduttore concettuale, che intende dimostrare come uno spettacolo non sia un momento a sé stante, ma rientri in un percorso a largo raggio, concatenato. La programmazione, infatti, è strutturata attorno a tre grandi temi universali (conflittualità, diversità e follia). La prima grande esplorazione di questo viaggio è dedicata ai Conflitti, esplorando le fratture che si manifestano nei corpi, nelle case, nelle relazioni e nei sogni spezzati.
Il direttore artistico di Vomeroff, Stefano Amatucci, sottolinea l’importanza di affrontare temi urgenti attraverso il palco: «Abbiamo pensato a una stagione di spettacoli e iniziative come un percorso che attraversa i temi urgenti del nostro tempo – pone in evidenza – per osservare la contemporaneità attraverso lo sguardo poetico e critico del teatro. Vomeroff infatti intende porsi come un nuovo polo culturale che sia specchio e strumento di indagine sull’animo umano».


