Marano: Come state vivendo questo delicato momento?

Lo stiamo vivendo come un po’ tutti, rispettando il lockdown senza abbassare la guardia. Le ragazze fanno un poco di lavoro personalizzato a casa ma ci manca fortemente il campo, gli allenamenti e soprattutto vivere la partita della domenica.

Vede una possibile ripresa?

La speranza è di poter riprendere, portando a termine la stagione. Però se vogliamo essere realistici la vedo difficile. Si parla di protocolli sanitari da seguire, con test da svolgere per tutti i tesserati e una sorta di ritiro per le squadre coinvolte nei campionati. Un qualcosa che trova difficolta’ tra i professionisti figuriamoci tra noi dilettanti. Attualmente purtroppo non vedo le condizioni per poter riprendere, i rischi sono ancora troppo alti e non ci sono tutte le condizioni di sicurezza necessarie per salvaguardare la salute dei tesserati. Comunque come sempre attenderemo indicazioni ufficiali dalla LND e dal Comitato Regionale.

Che scenari prevede per il calcio femminile e dilettante in genere?

La recessione economica colpira’ l’italia dopo il virus e volendo o nolendo piombera’ inevitabilmente anche sul calcio dilettantistico e femminile che come ben sappiamo si mantiene sulle sponsorizzazioni ad oggi tutte ferme, per cui avra’ bisogno di congrui interventi economici altrimenti parecchie societa’ saranno destinate a scomparire. A tal riguardo un plauso va al Presidente Sibilia che con la sua consueta determinazione ha chiesto concretezza al Governo nel sostenere il calcio dilettantistico che ha numeri elevatissimi ed un ruolo sociale importante. Speriamo venga ascoltato.

Un giudizio invece sul campionato dell’Independent?

Una stagione che ci ha visto protagonisti in un campionato regionale difficile al cospetto di almeno 4/5 squadre di buonissimo livello. Dopo i play off dello scorso anno, attualmente un secondo posto in campionato a soli tre punti dalla prima con lo scontro diretto ancora da disputare ci lascia ben sperare tenendo conto che siamo appena al secondo anno di attivita’. Ma questo lo devo soprattutto alle ragazze tutte eccezionali nonche’ ai tecnici ed ai dirigenti che mi hanno supportato con sacrificio e passione.

In conclusione?

La speranza è quella che si torni presto alla normale quotidianità e quindi presto sui campi, ma fino a quel momento dovremo fare ancora dei sacrifici tutti insieme, dimostrando di essere un grande paese che nella tragedia ha saputo reagire e ripartire più forte di prima. Il calcio in questo periodo viene in secondo piano perchè prima di tutto deve esserci la salute. Non molliamo, rispettiamo le direttive che ci daranno la comunità scientifica e gli organi competenti e come sempre forza Independent”.

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