IL MITO DI ACHILLE TRA L’EPICA E LA MODERNITÀ
Achille è l’eroe leggendario della mitologia greca e protagonista della guerra di Troia descritta nell’Iliade; metà uomo e metà divinità, è figlio di Peleo e della nereide Tetide.
Secondo la leggenda, Tetide avrebbe immerso Achille nelle acque del fiume Stige per renderlo invincibile; durante l’immersione, però, Achille era sorretto dalla madre per il tallone e questa parte del corpo rimase vulnerabile rispetto a tutto il resto, non essendo stato immerso nelle acque del fiume.
Da questo mito nasce l’espressione «tallone d’Achille» che indica il punto debole di un essere umano.
Cos’è, in realtà, il punto debole? È una vulnerabilità, una sensibilità che richiama la soggettività in senso stretto e intimo; il punto debole non è relativo solo agli uomini, ma può essere proprio anche di uno Stato o di una società mettendone in evidenza le pecche.
Il tallone d’Achille risiede in una parte dell’anima sensibile che si accende non appena è esposta alla sua fragilità, vibrando di una energia non facilmente descrivibile.
In cosa consiste il «punto debole»? Dove lo si può ritrovare? Le risposte sono molteplici: in un ricordo, in un sogno ad occhi aperti o chiusi, in una canzone, in un luogo o attraverso un odore.
I cinque sensi sono i protagonisti di questo processo così intenso e profondo e fanno da sfondo alle sensazioni che vengono scatenate se questi ultimi sono stimolati.
Secondo la American Psychological Association, ogni essere umano possiede un punto debole, qualcosa che abbia a che fare con un sentire interiore che si aggrappa ad un vissuto specifico. Vediamone alcuni esempi:
• I figli: tallone d’Achille per eccellenza per ogni genitore.
• Gli animali domestici: anche gli amici a quattro zampe rappresenterebbero o potrebbero rappresentare il punto debole di un individuo.
• Le canzoni: la musica in generale è atta a illuminare una zona della memoria che rimanda ad un vissuto. Una canzone che ricorda un periodo di vita, un momento, rientra tra i punti deboli che caratterizzano l’uomo.
• Gli odori: anche l’olfatto, se stimolato, può far emergere sensazioni che riportano in un luogo specifico. In questo contesto sono menzionati soprattutto i profumi dell’infanziao quelli associati al mare, come la salsedine.
• I luoghi: i posti del cuore, quelli in cui la mente ci ripiomba per essere felice, per alleggerirsi dal trantran della quotidianità e ritrovare ristoro.
• Un evento atmosferico: un tramonto, un plenilunio, un cielo stellato, un’onda del mare.
• Un altro essere umano: un’amica d’infanzia, un ex fidanzato, un’amica o un amico, un familiare, un compagno o un’anima affine, insomma, qualcuno con il quale si ha o si ha avuto un trascorso, una storia, presente o passata che sia.
• Una passione: la lettura, la scrittura, lo sport che si pratica, la squadra del cuore.
I punti sopra citati sono macrocategorie nelle quali far rientrare i maggiori «tallone di Achille» descritti. È necessario sottolineare che il punto debole di ognuno potrebbe riguardare qualsiasi contesto che mini la vulnerabilità, che faccia sgretolare le barriere della razionalità.