Per tre mesi i cittadini si sono arrangiati nel raggiungere Napoli: mentre il servizio navetta si apprestava a funzionare con una certa cadenza, a venire meno sono state tutte le linee che portavano alla provincia, e che erano proprio quelle che portano ogni giorno centinaia di pendolari a prendere la metro. Una magra consolazione quindi, con un sistema funzionante solo a metà, costellato di disagi e inefficienze.
I lavori erano necessari e nessuno mette in discussione la sicurezza dei cittadini. Ma sappiamo già che tra un anno dovremo ricominciare da capo, perché gli interventi hanno interessato solo un binario: l’altro attende ancora manutenzione.
Quello che non è accettabile è l’isolamento a cui è stata condannata l’intera area Nord di Napoli: da Scampia al Frullone, da Mugnano a Qualiano, passando per Giugliano, Calvizzano, Villaricca e tutti i comuni limitrofi. Parliamo di oltre un milione di pendolari, lavoratori e studenti che in questi mesi non hanno avuto ferie prolungate ma hanno continuato a subire difficoltà quotidiane.
Si è persino “festeggiato” il successo delle navette sostitutive, misurandolo sul numero ridotto di utenti che le hanno utilizzate. Ma si dimenticano i giorni di caos, con mezzi insufficienti e la metropolitana sovraffollata nelle poche fasce orarie coperte dai treni. Col tempo i disagi sono diminuiti non per efficienza del servizio, ma per la rinuncia dei cittadini a usare i trasporti pubblici per spostarsi verso il centro. Non è un’opinione, è un dato di fatto.
Non servono le celebrazioni di facciata, serve programmazione seria e soprattutto serve attenzione sul tema.Non è tollerabile che, terminato questo disagio, si ignori che avverrà nuovamente l’anno prossimo e se ne parli direttamente la prossima estate, con le istituzioni locali che cadono di nuovo tutte dal pero e soprattutto con soluzioni che, come quest’anno, saranno sufficienti a metà.
Lo abbiamo già chiesto a Luglio, in una Commissione Mobilità disertata da quasi la totalità dei sindaci locali, e lo richiediamo ancora: che si apra un Tavolo Permanente sui Trasporti nell’Area Nord-Giuglianese, che coinvolga Istituzioni Locali, ANM, EAV, BusItalia e Comitati cittadini, per garantire soluzioni credibili per il Trasporto Pubblico Locale. Non si può pensare a un servizio più efficiente solo in caso di emergenza, deve essere tale sempre.
Per cambiare rotta, le istituzioni dovranno fare scelte coraggiose. Avranno il coraggio di farle?
Comitato Metropolitano TPL Napoli Nord

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