La chiusura per tre mesi delle tre stazioni della linea 1 della Metropolitana di Napoli crea disagi esclusivamente alla periferia Nord di Napoli e a tutti i comuni facente parte la zona Giuglianese.
Per questo chiediamo ancora una volta che le amministrazioni comunali si facciano carico dei disagi che dovranno affrontare i cittadini tutti di cui molti di loro rappresentati da associazioni di categoria e numerosi movimenti (commercianti, studenti, lavoratori dipendenti, pensionati, professionisti, etc.).
Un sacrosanto dovere che tutte le Amministrazioni devono affrontare con impegno senza deviare dal loro compito e, soprattutto, senza fuorviare servendosi di escamotage come inserire alcuni punti a latere dell’agenda di Consiglio. Sarebbe ancor cosa peggiore, inoltre, mostrarsi insensibili alle difficoltà già affrontate dai cittadini, che rivendicano i loro diritti già da moltissimo tempo.
Per affrontare in modo operativo e protratto le questioni, è propedeutico che le amministrazioni comunali diventino protagoniste e proponitrici.
Come organizzazione sindacale territoriale investita a rappresentare le associazioni e i movimenti che aderiscono a questa iniziativa
chiediamo
la creazione un organo politico competente e monotematico per affrontare le molteplici vicissitudini create da un traposto pubblico insufficiente e spesso inadeguato. In pratica spingiamo a istituire un – tavolo istituzionale permanente di consistenza politica e operativa – che coinvolga Regione Campania, Città Metropolitana, le Amministrazioni comunali dell’area Nord e le municipalità di Napoli 7 e 8.
Un tavolo istituzionale che funzioni con incontri periodici e pianificati, orientato ad affrontare in modo programmatico e non contingentale le problematicità locali quali: difficoltà di collegamenti d’interscambio, parcheggi insicuri, stazioni abbandonate come quella di Ponte Riccio, orari da riformulare, mancanza di pulizia adeguata, agevolazioni tariffarie, abbonamenti, tariffe cumulative, sicurezza dei viaggiatori, cioè problematiche esistenti già da decenni e alle quali si aggiungono quelle nuove.
Il tutto, nel suo insieme, incide sulla qualità della vita dei cittadini le cui esigenze di spostamento sono limitate negando, di fatto, gli accessi ai servizi essenziali con conseguente possibilità di rinunciare a una accettabile vita sociale.
CGIL NAPOLI e CAMPANIA
Il Dirigente di Zona Flegrea Giuglianese Dino PALMIERI