Marano: la delibera di giunta numero 94 del 30 settembre, che sancisce un aumento delle tariffe sul canone idrico, sancisce l’ennesimo schiaffo in faccia a una città già in ginocchio. 
L’amministrazione non si può nascondere dietro la scusa del dissesto finanziario per giustificare tali scelte che comunque ricadono sempre su di noi anche perché avrebbe avuto tutto il tempo per fare la lotta agli allacci abusivi e agli evasori, i due problemi atavici della nostra città in materia di acqua, ma hanno preferito utilizzarlo per risolvere beghe tutte interne alla maggioranza, lasciando di fatto Marano senza una vera e propria guida. 
Noi lo avevamo detto anche durante la campagna elettorale: chiunque vincerà dovrà fare i conti con il dissesto e in alcun modo si potrà pensare di ovviare al problema scaricandone costi ed oneri sulla popolazione. Sarà necessario compiere scelte politiche di un certo tipo che prevedano la lotta all’evasione, una tassazione progressiva e una più generale redistribuzione della ricchezza. Lo avevamo detto all’epoca e lo ribadiamo oggi quindi
l’amministrazione torni sui suoi passi e piuttosto, batta cassa dove i soldi ci sono. Siamo stanchi di pagare per clientele degli altri e soprattutto è arrivato il momento di scovare gli allacci abusivi, cosa per cui non ci vuole un genio dell’economia, ma solo un briciolo di volontà politica e dati i tempi che si prospettano disastrosi, anche un minimo di creanza.
COMUNICATO STAMPA POTERE AL POPOLO

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