Domenica 26 settembre alle ore 17 torneremo in piazza. Aderiamo tutti , seguiranno i dettagli dell’ iniziativa. Abbiamo dato vita all’inizio di denunce alla PROCURA DELLA REPUBBLICA ma continueremo a mobilitarci nelle piazze.

La NOSTRA TERRA CONTINUA A MORIRE

ROGHI TOSSICI: Quanti APPELLI Lanciati AI SINDACI DELL’AREA NORD per una forte azione congiunta. Appelli lasciati cadere nel vuoto nonostante le Pec inviati a tutti i comuni coinvolti

ROGHI TOSSICI : APPELLO AI SINDACI DELL’AREA NORD DI NAPOLI
QUESTA TERRA MUORE PER MANO DI SPORCHI CRIMINALI,
E’ ormai quotidiano l’allarme lanciato in citta’ da tanti e tanti cittadini preoccupati a seguito dell’aria irrespirabile tipica di quando si bruciano rifiuti. Spesso le persone sono costrette a chiudersi in casa, con questo caldo, perchè l’aria è irrespirabile a causa dei roghi tossici che vengono appiccati nei vari punti delle città dal centro alle periferie. Vengono probabilmente bruciati materiali di qualsiasi genere di notte e la mattina seguente c’è una puzza tale da costringere gli abitanti a chiudere tutte le finestre per non respirare l’aria acre. E’ Non sgugge lo stato di continua pericolosità dell’intera area a Nord di Napoli, per questo chiedevamo anche a seguito del sottoscritto Patto della Terra Dei Fuochi, quali azioni siano state messe in campo per arginare questo fenomeno CRIMINALE che quotidianamente attenta alla salute pubblica di intere comunità. Comunità di donne e di uomini, di bambini ed anziani sulla cui vita ogni giorno farabutti criminali pongono una pietra tombale.
E’ del tutto evidente che la situazione è divenuta insostenibile e che bisogna mettere in campo un nuovo modello di sviluppo e di gestione ambientale anche attraverso un controllo ed un monitoraggio costante, trasparente e partecipato. Ora però è il momento di dare risposte immediate alle preoccupazioni legittime della collettività-
Lanciamo quindi nuovamente un appello a tutti i SINDACI e tutte le ISTITUZIONI DELL’AREA A NORD DI NAPOLI affinchè si avviino indagini capillari e controlli preventivi su tutti i siti di stoccaggio dei rifiuti. E’ del tutto evidente che si utilizza la combustione per distruggere quei rifiuti speciali che dovrebbero trovarsi altrove, quei rifiuti portatori di sporchi interessi-
E’ prioritaria un’azione congiunta di tutti i Sindaci dell’area nord per mettere in campo tutte le azioni e fermare la mano criminale che per loschi interessi sta bruciando questa terra e con essa la nostra vita
Bisogna inoltre che i Sindaci avviino una mappa dettagliata delle aree incendiate su aree urbane, strade e campagne abbandonate in modo da poter individuare anche le conseguenze e le problematiche causate dal fuoco incombenti su aree abitate-

Le istituzioni Sindaci dell’area Nord non possono rimanere sordi a questo grido di allarme. Convochino un tavolo immediato , la città metropolitana passa per questi temi e queste pratiche-
I Sindaci escano dal loro letargo e mattano in campo azioni immediate- La criminalità si combatte con scelte politiche chiare e nette- Tutelino la salute pubblica delle loro comunità e restituiscano salubrità e bellezza ai territori devastati e stuprati-

RILANCIAMO L’APPELLO CON PROPOSTE CONCRETE

QUESTA TERRA MUORE PER MANO DI CRIMINALI ASSASSINI
L’area a Nord di Napoli sta morendo e con essa intere aree vaste della Regione Campania.
Cosa bisogna fare concretamente a partire da un’azione sinergica tra tutti i Sindaci ,tra tutti i comuni dell’area metropolitana
• CONTROLLO PREVENTIVO SU TUTTI I SITI DI STOCCAGGIO E DI RACCOLTA RIFIUTI e le aree verdi ed agricole abbandonate
• Osservatorio per le aziende produttive ed industriali che lavorano nel sommerso
• IL MERCATO DEI RIFIUTI SPECIALI, CHE NON HA UNA FILIERA PUBBLICA E’ SEMPRE PIU’ FIORENTE, BISOGNA IMMEDIATAMENTE COSTRUIRE UNA FILIERA PUBBLICA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI SU CUI LA REGIONE CAMPANIA CONTINUA A NON FAR NULLA NON MODIFICANDO IL PIANO REGIONALE
• OCCORRE INOLTRE UNA MAPPA DETTAGLIATA DELLE AREE INCENDIATE SU AREE URBANE STRADE E CAMPAGNE ABBANDONATE IN MODO DA POTER INDIVIDUARE ANCHE LE CONSEGUENZE CAUSATE DAI ROGHI INCOMBENTI SU AREE ABITATE
Il patto siglato dai Comuni per la terra dei fuochi è totalmente insufficiente- La polizia municipale esce in azione preventiva una vota al mese, coadiuvata dall’esercito che di fatto non ha alcun potere
Bisogna promuovere un controllo capillare del territorio nonché una lotta all’evasione fiscale di aziende abusive che nei nostri territori producono rifiuti che poi smaltiscono attraverso l’accensione di roghi, quindi si chiede al Comando Generale della Guardia di Finanza una maggiore attenzione al contrasto dell’abusivismo sui territori.
Va inoltre precisato che il problema dei roghi tossici sicuramente è gestito da una criminalità organizzata sul territorio e quindi i roghi non sono frutto dell’incendio dei rifiuti urbani ma frutto di incendio di materiale proveniente da attività illecita presente anche sul territorio.
1. i rifiuti urbani, che costituiscono non più del 20% dei rifiuti totali e certamente quelli che fanno meno danno alla salute pubblica
2. i rifiuti industriali autodichiarati e quindi “legali” (oltre 135 milioni tonn/anno)
3. Ma soprattutto i rifiuti speciali industriali prodotti in regime di evasione fiscale, che quindi non si autodichiarano e si smaltiscono illegalmente (non meno di 30 milioni di tonnellate/anno in Italia). A questa quantità assolutamente eccezionale e quasi del tutto priva di un minimo di valida tracciabilità se non su carta, dobbiamo aggiungere non meno di altri sei milioni di tonnellate l’anno importate in Italia dall’estero, sempre senza tracciabilità certa alcuna, per rinvigorire l’”economia circolare dei rifiuti” quasi tutti nel nord est italiano .
Occorre che in tutti i comuni si avviino percorsi per la tracciabilità dei rifiuti a partire dal controllo delle aziende e dei siti sul registro elettronico istituito dal Ministero dell’ambiente che ha sostituito il Sistri.
C’è da sottolineare che il Piano regionale dei rifiuti è totalmente fallito. Lo smaltimento dei rifiuti speciali è affidato ai privati ,la crisi della frazione organica è frutto anche dell’incapacità di programmare l’impiantistica per il compostaggio nonostante siano stati stanziati circa 200 milioni di euro per la costruzione di 15 nuovi impianti di compostaggio in grado di trattare la frazione umida della RACCOLTA DIFFERENZIATA.
Questa terra sta morendo e con essa i suoi abitantI.

Sinistra Italiana Marano

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