Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rivolge un appello chiaro e
deciso al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara: nella definizione dei
criteri per l’assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2025/2026 sia inserito esplicitamente il
requisito del merito, fondato su due parametri oggettivi e misurabili: il punteggio derivante dal
servizio prestato e quello derivante dai titoli di studio conseguiti.
L’attribuzione delle sedi temporanee, che incide profondamente sulla qualità del servizio scolastico
e sulla vita personale e professionale dei docenti, non può continuare a prescindere da una logica
meritocratica. Escludere il merito da questo processo significherebbe perpetuare una gestione opaca
e scarsamente selettiva, che nei fatti mortifica l’esperienza, l’impegno, la competenza e la
formazione continua dei docenti.
Non inserire il criterio del merito nella mobilità annuale sarebbe un errore gravissimo e
rappresenterebbe un segnale di preoccupante continuità con una prassi passata che ha spesso
disatteso i principi di equità e trasparenza. Proprio in un momento storico in cui la scuola è
chiamata a essere motore di crescita, giustizia sociale e qualità educativa, non valorizzare il merito
rischia di minare la fiducia nella capacità dello Stato di premiare chi realmente contribuisce al
miglioramento del sistema formativo nazionale.
A sostegno di questa istanza, il CNDDU ha condotto un sondaggio interno su un campione
rappresentativo della categoria (245 docenti): la totalità dei docenti interpellati ha espresso con
forza il desiderio che nel bando dell’assegnazione provvisoria 2025/2026 sia finalmente inserito il
criterio del merito, come strumento di giustizia e riconoscimento professionale.
Chiediamo dunque con fermezza al Ministro Valditara di assumere una posizione netta e riformista,
che possa rappresentare una vera discontinuità rispetto a gestioni precedenti.
La scuola italiana ha bisogno di segnali chiari. Il merito è uno di questi.
Riconoscerlo non è solo una scelta tecnica, ma un atto di responsabilità politica e civile.

prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

Un pensiero su “SCUOLA. Assegnazione provvisoria 2025/2026: Il 100% dei docenti coinvolti nel sondaggio chiede che il merito sia considerato nei criteri di assegnazione”
  1. Buongiorno,
    Ma in che cosa i due parametri elencati rappresenterebbero il merito? Significherebbe dire che chi ha più anni di servizio è più meritevole? O chi ha una laurea più importante? Sarebbe bello premiare il merito, ma ad oggi non è un parametro misurabile perché si può anche insegnare da 30 anni ma farlo nel modo sbagliato. Così facendo chi ha davvero esigenza per ricongiungimento o per gravi problemi verrebbe scavalcato da chi semplicemente insegna da più tempo….non si sa come!

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