Di Riccardo Fiscariello
La grande assenza. Ormai siamo alle ultime schermaglie. Domani termina la campagna elettorale propedeutica al voto, di domenica e lunedì, per il rinnovo dei Consigli di tre importanti Regioni del nostro Paese, tra cui la Campania. Naturalmente, ne abbiamo sentite tante…
Ogni schiaramento ed ogni candidato alla presidenza della Regione , ha cercato di vendere, nel migliore dei modi, il suo programma di gestione. Solitamente è un libro dei sogni che mai si riesce a realizzare in toto. Ma va bene così. È tutto normale e riguarda la destra, così come la sinistra. Ma ciò che dovrebbe meravigliarci è l’ assenza completa, o quasi, di un argomento, secondo me, essenziale e non più trascurabile: l’ astensionismo.
Quell’ astensionismo dall’ esercizio del diritto di voto, di cui si parla, solitamente post e non ante… Quell’ astensionismo progressivamente in aumento, in maniera preoccupante. Quell’ astensionismo che rappresenta il termometro della nostra democrazia. Cosa fare? Difficile a dirlo; perché la platea degli astensionisti è variegata, rispetto alle motivazioni.
La principale è sicuramente una disaffezione della politica. La politica delude; spesso delude; spesso non tiene conto delle esigenze più comuni; spesso chiacchiera e non conclude; spesso non è corretta… Ma il voto rappresenta il diritto più importante di una democrazia. Non perdiamolo! Ce ne pentiremmo di sicuro. L’ esercizio del diritto di voto è come un muscolo del nostro corpo… Se non lo alleniamo, rischia di atrofizzarsi. Allora, se è vero come è vero che solo esercitando questo diritto, possiamo imboccare la strada della buona politica ( che già c’è; perché in Italia ci sono tanti amministratori onesti e capaci), domenica fino alle 23,00 e lunedì fino alle 15,00 andiamo a votare. Senza pensare a qualche delusione, ma con la certezza che solo il voto può cambiare l’ indirizzo della politica. Andiamoci tutti, credetemi, ne vale la pena! ” Libertà è partecipazione”, diceva il bravo Giorgio Gaber .