Cagliari: Un gol in pieno recupero condanna il Napoli al pareggio. Il nigeriano concede il bis dopo il rientro con gol in Champions.

Il campionato del Napoli finisce qui, a fine febbraio. Una stagione nera che sta diventando un’agonia. Altro passo falso che fa malissimo al morale e mette fine alla speranza Champions: al 96′ un errore clamoroso di valutazione di Juan Jesus sull’ultima palla utile del match lascia indisturbato Luvumbo, che controlla e trova il pareggio a una manciata di secondi dal fischio finale, rendendo inutile il vantaggio siglato dal rientrante Osimhen  che cancella tre mesi da incubo in trasferta in cui il Napoli non era più riuscito a trovare la via del gol (l’ultimo con Lobotka a Bergamo nel 2-1 sull’Atalanta il 25 novembre). Stavolta, però, sono le individualità a condannare il Napoli e a macchiare la prima in A di Calzona. Prima del pari di Luvumbo con dormita di Juan Jesus, Politano si era divorato il raddoppio e Simeone aveva peccato di egoismo, non servendo Lindstrom a un metro dalla porta. E quando tutto gira male, inesorabile arriva la punizione finale. Per il Cagliari è un punto d’oro in chiave salvezza, in fondo anche meritato. Per il Napoli è mini-passo che aumenta solo l’amarezza. Due punti buttati, dopo tanta fatica.

Il Napoli ritrova Osimhen al centro dell’attacco dopo due mesi e Calzona – al debutto in A da allenatore capo – sorprende schierando Raspadori largo a destra del tridente, con Politano in panchina. Ranieri rinuncia invece alle geometrie di Prati per l’atletismo di Jankto e si mette 4-2-3-1 per fare densità al centro e garantire raddoppi in fascia. La gara stenta a decollare così la prima azione arriva al 16’ da una rimessa laterale: il Napoli si perde Luvumbo che cross per Jankto, ma il colpo di testa è fuori misura. La risposta del Napoli arriva con Raspadori che calcia da lontano di sinistro, ma Scuffet si fa trovare pronto per la respinta. Al 32’ il Cagliari la sblocca, ma il Var richiama Pairetto che annulla: sulla punizione laterale dell’ex Gaetano, infatti, Lapadula parte avanti e poi ostacola Rrahmani che devia nella propria porta. L’ultimo brivido del primo tempo è ancora rossoblù, con Luvumbo che non approfitta di uno scontro aereo Meret-Juan Jesus e a porta vuota, di testa, mette fuori.

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