Napoli: Il bomber nigeriano al Corriere della Sera: “Con Kvaratskhelia c’è stata empatia sin dal primo momento. Lui è fortissimo, ma anche un ragazzo d’oro. E questo per me conta”.

“La nostra mentalità è sempre la stessa, in Italia e in Europa: imporci e vincere. Siamo a marzo e c’è ancora tempo davanti. Ma, sì, voglio tutto, vogliamo tutto”, racconta svelando poi un particolare che meglio fa capire la volontà del gruppo azzurro: “Com’è nata la nostra convinzione? Prima ancora che cominciassimo a vincere. E c’è una foto conservata che testimonia il momento. Era estate e dopo un allenamento abbastanza duro parlavo con Anguissa. Gli dissi: ‘Frank, sai che la nostra squadra è forte e possiamo provare a vincerlo veramente lo scudetto”. Lui era scettico e io lo convincevo. Si avvicina Spalletti e ci chiede di cosa parliamo. Glielo dico, lui mi guarda e dice: ‘Se i tuoi compagni si convincono, come lo sei tu, sì che possiamo provarci’. È nata così la nostra bellissima storia, fatta di partite, di allenamenti, di uomini che non si risparmiano. Fatta di leader. Siamo tutti un po’ leader”.

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