Napoli: in questi giorni in cui tiene banco il prossimo lancio sul mercato dei vaccini, si continua a discutere sulle cure che servono ai pazienti ricoverati in Ospedale e affetti da polmonite covid. Nei mesi scorsi il Dott. Paolo Ascierto ha sperimentato il tocilizumab, particolarmente efficace nei pazienti in sub-intensiva con studi che mostravano una riduzione della mortalità. Alcuni studi, però, ne avevano messo in dubbio l’efficacia tanto è vero che l’Aifa lo aveva bocciato.

Ora sono i ricercatori dell’Imperial College of London e dell’Università di Utrecht a dare ragione al medico napoletano. Sono stati infatti pubblicati i risultati delle sperimentazioni cliniche fatte sul farmaco che hanno dato ‘risultati sorprendenti’.

Lo afferma, sulla pagina Facebook, il dott. Paolo Ascierto: “Arrivano ancora buone notizie, questa volta da Regno Unito e Olanda, sul trattamento delle complicanze polmonari da COVID-19 con il tocilizumab. I colleghi ricercatori dell’Imperial College of London e dell’Università di Utrecht sostengono che i risultati ottenuti nelle sperimentazioni cliniche fatte fino a questo momento siano sorprendenti in termini di sopravvivenza dei pazienti. Lo studio, concluso due giorni fa, è stato svolto su pazienti in gravi condizioni e ha portato i ricercatori a pensare che effettivamente tocilizumab potrebbe presto diventare lo standard di cura per la polmonite da coronavirus. Non possiamo che fare un grande in bocca al lupo ai colleghi, grazie!” .

La notizia viene ripresa anche dalla BBC“Le prove del farmaco sono state interrotte due giorni fa quando i monitor indipendenti hanno affermato che c’erano prove sufficienti, dai primi 303 pazienti, per dimostrare che funzionava. I medici sanno che il farmaco sta facendo qualcosa, ma ci vorrà del tempo per sapere se sta salvando vite umane o semplicemente accelerando il recupero. “Non lo sappiamo ancora, speriamo che faccia entrambe le cose”, ha detto il prof. Anthony Gordon dell’Imperial. Tuttavia, ha detto che è stato “molto incoraggiante”, un “grande risultato”, e che il tocilizumab potrebbe “diventare lo standard di cura”.

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