La Rai vuole il canone anche su smartphone e tablet. Non bastano i 1.726 miliardi versati annualmente dagli italiani, che equivalgono al 73% dei ricavi totali dell’azienda. Una cifra mostruosa che non ha pari in Italia per quanto riguarda il finanziamento pubblico alle aziende. Dalla pubblicità invece circa 500 milioni, ovvero 2,36 miliardi complessivi per il 2020, un bilancio in perdita di 20 milioni per un indebitamento complessivo da 528 milioni di euro. Per coprire il buco Carlo Fuortes, Amministratore Delegato della Rai, ha proposto di introdurre un canone anche per i possessori di smartphone e tablet, oltre che attingere ai fondi per l’editoria.

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