Campania: il girono dopo i ballottaggi per il rinnovo dei Consigli Comunali di diverse città della regione il dato è che il centrosinistra regge l’urto, anzi è in netta ripresa.
I ballottaggi di ieri restituiscono sorrisi al centrosinistra.
Ad Avellino l’unico vero cruccio per il Pd in quanto tale, anche se, paradossalmente, fra il vincitore Festa (51,5 per cento) e lo sconfitto Cipriano quello iscritto al Pd era Festa, per giunta con ascendenze zingarettiane.
Ma il Pd aveva preferito convergere su Cipriano, e aveva così anche vinto il primo turrno. Ieri Festa ha sovvertito gli equilibri, dimostrando di avere maggiore capacità di espansione del proprio voto, il che chiama in causa probabilmente tanto parte del voto grillino quanto di coloro che al primo turno si erano schierati con l’altro centrosinistra di Amalio Santoro.
Rimanendo in Irpinia, è però abbastanza clamoroso l’altro sovvertimento: anche a Ariano Irpino Franza del centrosinistra è diventato sindaco col 52,7 per cento, scavalcando Gambacorta, sindaco uscente del centrodestra, che al primo turno aveva la bellezza di 28 punti percentuali in più.
Nel napoletano è comunque il centrosinistra a vincere quasi ovunque. A Casoria Bene conferma il primo turno e vince col 57,6 per cento. A Nola è festa grande: il Pd aveva scelto di tenere fuori il simbolo per allargare la coalizione civica e ha fatto bene , perchè Minieri irrompe col 62,3 per cento in un classico feudo del centrodestra.
A Casavatore Maglione vince la sfida interna al centrosinistra contro Sollo staccando il 53,3. Il centrodestra si aggiudica solo Grumo Nevano con il 61,2 per cento di Di Bernardo.
Ma perde sonoramente anche a Bacoli, non dal Pd, ma dall’ex sindaco Della Ragione, che torna così alla guida della città con la sua coalizione civica ottenendo il 62,8.
Anche nel casertano il centrosinistra vince per 3 a 1. Conquista Aversa, dove Golia vince col 66,1 per cento contro il suo omonimo Golia.
Passano anche Branco a Capua, col 56,2, Natale, confermato a Casal di Principe col 53,1.
Il centrodestra conquista invece Castel Volturno con Petrella (56,6 per cento).
Il centrodestra, come visto, perde quasi ovunque la sfida diretta. Il che rovescia parzialmente l’impressione uscita dalle Europee.
Se quel voto parlò di una coalizione di centrodestra, Lega compresa, potenzialmente prima a livello regionale, ieri, fatta salva l’esiguità del campione dei Comuni al voto, sembra riemersa la capacità di recupero degli amministratori del centrosinistra quando è in ballo il voto territoriale locale. Il che riapre la partita delle possibili previsioni sulle regionali dell’anno prossimo. Anche se, paradossalmente, il centrodestra ottiene i suoi migliori risultati proprio nel salernitano di De Luca, aggiudicandosi Scafati con Salvati (51,9 per cento) e Pagani, dove torna in Comune l’ex Gambino col 61,2 per cento.
Il centrosinistra risponde con la conferma di Canfora a Sarno (55,1) e l’avvento del più deluchiano di tutti, Alfieri, l’uomo delle ormai mitiche fritture di pesce, a Capaccio-Paestum col 53,6 per cento.
Infine la curiosità di Castel Baronia. Il paese irpino, poco più di mille anime, ha votato ieri perchè al primo turno i due contendenti avevano ottenuto entrambi 438 voti. Ieri Martone è riuscito a portarsi a 469 e a vincere la sfida con Montalbetti, fermo a 453.