Marano: quello del trasporto pubblico è una piaga nota  a tutti.
La situazione, però, diventa altamente critica se ci si sposta in periferia, dove i pullman sono pochi e transitano molto raramente.
Sul tema si è mossa L’Altra Marano che ha protocollato una mozione da portare in Consiglio Comunale.

Il diritto alla mobilità – scrivono Stefania Fanelli e Mauro Bertini – trova riconoscimento nelle carte costituzionali della maggior parte dei paesi occidentali, nonché nella carta dei diritti dell’Unione Europea ma non trova reale applicazione nella quotidianità. Il diritto alla mobilità collettiva ed il poter usufruire di un sistema di trasporto pubblico concretamente accessibile, rappresenta un aspetto essenziale per la libertà delle persone e per la qualità delle loro condizioni di vita.
I continui tagli al fondo nazionale del trasporto pubblico locale hanno prodotto conseguenze nefaste colpendo innanzitutto le fasce più deboli, tra lavoratori e studenti ed in modo particolare per i residenti delle periferie, utenti stipati come sardine e lavoratori costretti ad aspettare ore ed ore alle fermate degli autobus.
I residenti di questa città – prosegue la mozione – ed in modo particolare ancora una volta i cittadini delle periferie, hanno assistito numerose volte alla soppressione di linee e corse, a seguito della soppressione della linea 164 della Anm, ci facemmo portavoce di un incontro, che ebbe luogo il 10 maggio 2017 in città metropolitana che portò alla proposta di far acquisire a CTP la linea soppressa da Anm e che nel gennaio 2018 fu assorbita dalla linea 361 da parte di CTP.
Una parte consistente del territorio di Marano Area Nord collinare, in particolare, le zone San Marco, Recca, Cesina, Via del Mare, da oltre due mesi risulta completamente esclusa dal trasporto pubblico a causa della soppressione della linea autobus Ctp 361, dovuta anche ai problemi gestionali aziendali e alle scelte poco felici di qualche dirigente dell’esercizio.
I problemi inerenti alla linea 144 sono invece – continuano gli scriventi –  notevoli ritardi sulle corse, o addirittura sospensioni.
Essendo l’unico pullman della zona, quando vi è la sospensione della linea i residenti sono costretti a farsi km a piedi per giungere all’incrocio di città giardino ed aspettare la linea 143. Per i residenti di Torre Caracciolo troppe volte l’unica alternativa è ricorrere al servizio di trasporto privato Inibus, con problematica che dalle ore 18 sospende il servizio ed il sabato e la domenica non effettua corse.
Nel 2019 andranno a gara per il trasporto su gomma i Km dei vari bacini della Campania, tra cui anche la nostra area che corrisponde al bacino/lotto n.4. Ai sensi del dlg Burlando è sì la Regione che stabilisce e definisce gli indirizzi ma li determina insieme agli enti locali“.

Occorre promuovere un servizio integrato che miri a considerare il TPL nella sua funzione sociale strategica per garantire il diritto di ogni individuo alla libertà di movimento e di residenza.
Il gruppo consiliare de L’Altra Marano, quindi, chiede che l’Amministrazione dia risposte alle periferie partendo dal ripristino della linbea 361 CTP, che si faccia portavoce della vertenza area nord presso gli enti sovracomunali, al fine di reperire i fondi ad arrivare alla realizzazione del “Micrometrò” che possa mettere in rete i vari comuni a nord di Napoli e che definisca gli obiettivi strategici per il bando di gara per il lotto n. 4 ai sensi del dlg Burlando.

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