Marano: la politica maranese vive da anni in una situazione di stallo senza precedenti.
Se per alcuni il binomio camorra-criminalità rappresenta una buona scusa per giustificare la propria incapacità a governare, per molti altri la parola d’ordine è un’altra: ignavia.
Ebbene sì perché Marano non è solo una città di camorra e di criminalità, o almeno lo è alla stregua delle altre città dell’Area Nord. La differenza con i Comuni limitrofi la fa, appunto, la classe dirigente e politica.
Dal 2006 in poi c’è stato un effetto domino che ha portato la città all’assoluto declino. Escluse pochissime eccezioni, infatti, il politico maranese preferisce il ‘non agire‘.
Spesso lo fa per pura incapacità, ma non sono pochi coloro i quali preferiscono “non far dispiacere” nessuno piuttosto che a prendere di petto le situazioni e assumere una posizione netta. Questo atteggiamento, sempre più frequente, è uno dei maggiori motivi per i quali Marano oggi è piombata in queste condizioni di degrado.
Quindi, se Oscar Wilde diceva: “Nel bene o nel male purché se ne parli”, per il politico maranese vale il detto: “Meglio farmi i fatti miei”, campagne elettorali incluse.
