Melito: Sin dal primo momento dallo scoppio della guerra abbiamo cercato di fare la nostra parte.
In tanti lo hanno fatto in silenzio ed in altre situazioni è stato, invece, reso pubblico l’impegno per i fratelli ucraini con generi alimentari e di abbigliamento inviati al confine tra Moldavia ed Ucraina.

Abbiamo, dunque, provato ad aiutarli a ‘casa loro’, ma in milioni ormai non hanno più una casa e quindi bisogna compiere un ulteriore step.
Migliaia di profughi ucraini, infatti, sono arrivati o arriveranno in Italia ed in tanti giungeranno dalle nostre parti.

Abbiamo così deciso, sulla scorta di quanto richiestoci dalla Prefettura di Napoli, di mettere a loro disposizione beni immobili confiscati alla Camorra.

Nello specifico famiglie provenienti dall’Ucraina potranno trovare accoglienza in sei appartamenti situati sul territorio di Melito di Napoli e che potranno dunque essere utilizzati per una causa che definirla semplicemente giusta sarebbe riduttivo.

Farsi trovare pronti all’appello del Ministero dell’Interno è un dovere istituzionale, accogliere le bambine e i bambini in cerca di salvezza è un dovere morale.

Per l’utilizzo di beni confiscati alla camorra ritengo non possa esserci causa più nobile di questa.

Nota stampa Luciano Mottola sindaco di Melito

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