Malta: sono bastati pochi giorni al nuovo Governo per fare passi da gigante sulla questione migranti. Ieri il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha firmato, insieme agli omologhi di Francia, Germania e la stessa Malta, un accordo secondo il quale un migrante che sbarca in Italia sbarca in Unione Europea.

“Con questo accordo, ogni Stato avrà la sua quota di migranti – afferma il ministro Lamorgese – Lo Stato farà i colloqui e le interviste. Laddove ai migranti viene riconosciuto che sono aventi titoli, tutto a posto. Laddove non vengono riconosciuti i requisiti per provvedere al riconoscimento dello status di rifugiato sarà lo Stato ricevente che provvederà al rimpatrio”.

Le procedure di identificazione, quindi, non saranno a carico del Paese di primo sbarco, ma dovrà provvedervi il Paese ospitante. È previsto un meccanismo di rotazione dei porti di sbarco e redistribuzione di tutti i migranti, non solo i richiedenti asilo. Un accordo che è un enorme passo in avanti e che, il giorno 8 Ottobre a Lussemburgo, sarà sottoposto all’attenzione di tutti i ministri dell’Interno europei. Il commissario europeo Dimitris Avramopoulous ha affermato infatti che “è una responsabilità di tutti e dobbiamo affrontarla insieme”.

Cestinata, quindi, la linea provocatoria e litigiosa di Matteo Salvini, che era riuscito ad isolare l’Italia per ottenere un misero tornaconto elettorale. Adesso sembra che la situazione sia letteralmente cambiata, con una collaborazione con gli altri Stati europei fino a qualche settimana fa impensabile.

Sull’argomento è intervenuto anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, affermando che la redistribuzione dei migranti non è la soluzione al problema. Bisogna lavorare per stabilizzare i Paesi di provenienza dei flussi, annunciando importanti novità sugli accordi per i rimpatri.

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