Mugnano: Un Consiglio Comunale, quello di ieri, che ha creato non poco che polemiche. Prima il giallo della diretta streaming: annunciato dal presidente del Consiglio Schiattarella.

Dopo alle 19, però, a Consiglio Comunale appena iniziato il sindaco Sarnataro, con una post esce sulla propria pagina facebook pubblica, scrive che: “la Pubblica Assise non può essere trasmessa su canali non ufficiali”. Come se la pagina del presidente del Consiglio non fosse ufficiale e quella del sindaco, che comunica un giorno sì e l’altro pure fosse la pagina ufficiale del Comune di Mugnano.

Sarnataro di fatto scarica la colpa su Schiattarella, tant’è vero che il presidente è costretto ad intervenire durante il Consiglio per richiamare Sarnataro sul post e chiedergli di modificarlo, ed in seguito pubblicherà un duro post sulla sua pagina con le motivazioni che hanno fatto saltare la diretta streaming.

Passiamo al Consiglio comunale, che è stato molto acceso. Prima della discussione Schiattarella legge una lettera di diffida inviata dall’avvocato del presidente del collegio dei revisori sorteggiato dalla Prefettura, e che aveva già accettato l’incarico il 3//1/2020 così come riportato nella proposta di delibera di consiglio. A questo punto bisogna fare un passo indietro e spiegare come sono avvenuti i fatti.

Nell’ultimo Consiglio Comunale del 20 febbraio i consiglieri erano stati chiamati a ratificare i 3 nuovi componenti del collegio dei revisori che erano stati sorteggiati dalla Prefettura, così come previsto dalla normativa, e tutti avevano già accettato l’incarico tra il 2 e 8 gennaio 2020 e che erano stati anche chiamati dal Comune per un primo incontro. Tra i 3 componenti le funzioni di presidente del collegio dei revisori sono svolte dal professionista che ha ricoperto il maggior numero di incarichi presso Enti Locali.
Il compenso previsto per i componenti del collegio è di 15.670 (quello del presidente è di 23.505 all’anno più spese di rimborso viaggio).

Ricordiamo che il collegio rimane in carica 3 anni, dunque così come era avvenuto per il vecchio collegio sorteggiato dalla Prefettura e poi ratificato dal Consiglio anche il per il nuovo triennio 2020/2022 i consiglieri erano stati chiamati il 20/02/2020 a fare altrettanto.

Succede che una nuova norma dà la facoltà (non obbligo) al consiglio a partire dal 25 dicembre di scegliere il presidente del collegio dei revisori, (ma ormai la frittata era già fatta) il sindaco viene in consiglio il 20/02/2020 dicendo di voler rinviare la ratifica del collegio dei revisori per approfondire dal punto di vista normativo ed interpretativo questa nuova norma e solo dopo, procedere alla ratifica auspicando condivisione nella scelta del collegio. Intanto senza alcuna condivisione e senza informare alcuno si fa una manifestazione d’interessi per la scelta del presidente del collegio e ieri si è portato in consiglio una proposta di delibera che contiene anche un parere del Ministero dell’interno Dipartimento degli affari interni e territoriali che così recita: “Si conferma la validità dell’estrazione comunque avvenuta e si ritiene che, per semplificazione amministrativa e per non ledere le aspettative del terzo sorteggiato esponendo l’ente a possibili azioni legali , sarebbe opportuno che il Consiglio Comunale scegliesse la figura del presidente del collegio nella terna (quella sorteggiata)”.

Quindi anche di fronte a tale parere ed esponendo il Comune ad inutili azioni legali sia da parte del terzo escluso sia da parte dell’ormai ex presidente del collegio che ormai si trova ad essere semplice componente con evidente danno economico Sarnataro fa una scelta politica ben precisa come da lui sottolienato più volte per la nomina del presidente del collegio, la nomina per essere valida aveva bisogno della maggioranza assoluta dei membri del consiglio quindi di 13 consiglieri risultato che viene raggiunto grazie ai voti dei 3 consiglieri di minoranza Micillo Iacolare e Mandara.

Non partecipano alla votazione gli altri consiglieri di opposizione e 4 consiglieri di maggioranza Schiattarella, Assunto, Riccio e Verrazzo.

Tutti insieme sono usciti fuori dall’aula in segno di protesta di un atto ritenuto illegittimo, ma sopratutto per la totale mancanza di rispetto nei confronti dell’organismo consiliare.

Ecco il colpo di scena, i tre consiglieri di minoranza di cui sopra, salvano il sindaco e la sua maggioranza da una figuraccia storica. Ieri sera con questo atto si è sancito l’allargamento della maggioranza e forse una futura coalizione? Ai posteri ma sopratutto ai cittadini ardua sentenza.

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