L’acqua frizzante normalmente è formata da acqua minerale addizionata con anidride carbonica, quando l’effervescenza non sia invece naturale. L’utilizzo dell’acqua frizzante, apprendiamo dal sito buonenotizie.it, come apporto idrico giornaliero è stato a lungo argomento controverso. L’idea che possa gonfiare lo stomaco e creare problemi di assorbimento intestinale ne ha ridimensionato l’utilizzo quotidiano.
Una recente ricerca mette in risalto i benefici effetti dell’acqua frizzante nel paziente diabetico, sia sulla riduzione della glicemia, sia sulla possibile riduzione del peso corporeo. Questo studio ha riaperto dunque il dibattito sugli effetti benefici delle bollicine nel loro utilizzo quotidiano.
Chi dovrebbe evitare di bere acqua frizzante?
Rispetto all’acqua naturale, quella gassata comporta alcuni effetti sull’organismo che possono risultare fastidiosi, soprattutto se correlati con specifiche patologie, vediamo quali:
- Il gonfiore addominale e la flatulenza: se bevuta tutti i giorni può esercitare una pressione sullo stomaco che aumenta la possibilità del reflusso gastrico, con conseguente bruciore e dolore allo stomaco. Viene pertanto sconsigliato il suo consumo giornaliero a chi soffre di reflusso gastrico.
- La perdita dello smalto dei denti, dovuto all’anidride carbonica: per questo si consiglia di berla solo durante i pasti o di utilizzare la cannuccia per evitare il contatto diretto con i denti.
- L’aumento della pressione addominale: bere troppa acqua frizzante è controindicato in chi è affetto da ernia iatale, per la conseguente eruttazione e l’aggravamento dell’esofagite da reflusso.
Effetti terapeutici delle bollicine nel diabete
Un recente studio condotto dal Dott. Akira Takahashi, del Centro dialisi dell’ospedale giapponese di Shijonawate, ha evidenziato come l’acqua frizzante favorisca la glicolisi anaerobica nei globuli rossi, convertendo l’anidride carbonica (CO2) in bicarbonato. Questo meccanismo stimola il metabolismo del glucosio riducendo la glicemia.
In pratica, quando bevi acqua gassata la gran parte dell’anidride carbonica viene espulsa in modo più o meno “discreto”. Una piccola quantità invece viene assorbita attraverso le pareti dello stomaco e raggiunge il sistema sanguigno. Qui penetra nei globuli rossi e, grazie ad un enzima specifico, viene convertita in bicarbonato. Questo meccanismo rende i globuli rossi “meno acidi “ e stimola la glicolisi, favorendo l’utilizzo del glucosio per produrre energia. Pertanto i globuli rossi assorbono più glucosio dal sangue, abbassando così la glicemia.
Lo studio si proponeva di dimostrare inoltre la correlazione tra l’utilizzo dell’acqua gassata e la riduzione del peso corporeo. Ma su questo secondo obiettivo gli autori concludono che nonostante l’acqua frizzante sia potenzialmente in grado di promuovere la perdita di peso grazie al maggior consumo del glucosio, gli effetti vanno rapportati ad un contesto metabolico più ampio. L’acqua frizzante non può essere considerata pertanto la soluzione per perdere peso ma, tutt’al più, un possibile coadiuvante che agisce con molteplici altri fattori.
Quali scelte attuare per il fabbisogno idrico quotidiano?
Come tutte le nostre scelte alimentari, anche per l’acqua prevale il gusto personale. C’è chi preferisce la purezza e la naturalezza dell’acqua liscia, c’è chi apprezza il piacere delle bollicine e il sapore acidulo dell’acqua frizzante. Se un soggetto è affetto da diabete e cerca un’alternativa alle bevande zuccherate o ai succhi di frutta, l’acqua frizzante può essere certamente una scelta benefica.
Per quanto riguarda invece gli effetti indesiderati, come il senso di gonfiore gastrico, questo può essere sfruttato anche in senso positivo. Molti dietologi suggeriscono di bere acqua gassata prima di iniziare un pasto per favorire il senso di sazietà. L’acqua gassata è un’ottima fonte di idratazione, fondamentale per tutti, ma ancora di più per chi deve monitorare la glicemia. Restare ben idratati aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue e favorisce il benessere generale.